I corpi franchi più indisciplinati lasciano la città
Il 7 settembre il battaglione dell'Alto Reno e buona parte del battaglione Universitario Romano lasciano Bologna. Il patto con gli Austriaci - tre mesi di astensione dalle operazioni belliche - sta per scadere e i due battaglioni vanno ad arruolarsi per la Repubblica Veneta.
Questa scelta allontana da Bologna due corpi franchi tra i più irrequieti e allo stesso tempo li salva dallo scioglimento imminente.
Il battaglione dell'Alto Reno lascia in città pochi ammalati, alcuni addetti al deposito e il piccolo squadrone dei Cavalieri di Angelo Masina.
Il battaglione Universitario Romano invece si divide per gravi dissensi al suo interno. Partono per Venezia 400 uomini comandati dal Maggiore Ceccarini, mentre a Bologna rimane la parte più disciplinata della formazione, circa 130 militi, con il Capitano Barbetti.
Il 16 settembre il battaglione Zambeccari raggiunge la città lagunare ed è passato in rivista in piazza San Marco dal generale Pepe. I volontari bolognesi saranno destinati al presidio di Marghera.
- Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali. 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. 54
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 447-448
- Un giorno nella storia di Bologna, l'8 agosto 1848: mito e rappresentazione di un evento inaspettato, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1998, p. 29
- Giovanni Natali, Corpi franchi del Quarantotto. I battaglioni dell'Alto Reno, del Basso Reno, dell'Idice, del Senio, in: “Rassegna storica del Risorgimento”, 1935, p. 220
- Giovanni Natali, Lo scioglimento dei Corpi Franchi Pontifici e il Reggimento dell'Unione, in: "Rassegna storica del Risorgimento", 1936, pp. 189-190
- Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 76