Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

8 luglio 1847

Organizzazione della Guardia Civica

L'8 luglio il cardinale Amat concede ai bolognesi la Guardia Civica, approvata il 5 luglio da Pio IX. Per la prima volta dopo secoli il Pontefice affida la difesa e l'ordine dei suoi territori a una milizia italiana e non solo a truppe mercenarie.

Il 10 luglio lo stato maggiore del corpo degli svizzeri presenta una supplica al Papa per lo scioglimento, dietro compenso, del contratto per i servizi alla Santa Sede, ritenuti non più necessari stante l’istituzione della Guardia Civica.

I volontari, intanto, corrono in gran numero ad arruolarsi nel nuovo corpo militare. Anche i ragazzini, "invasi di ardore marziale", vogliono fare esercitazioni.

Il 30 luglio è emanato un regolamento per la Guardia Civica in tutto lo Stato pontificio, modellato su quello della Guardia Nazionale francese. Essa è posta sotto l'autorità dei governatori e dei capi provincia.

Il 27 agosto il Legato nomina una Deputazione per la formazione dei ruoli nei quattro Rioni: i componenti sono il marchese Giuseppe Tanari e l'avvocato Giuseppe Galletti per Santa Maria Maggiore; Marco Minghetti e Rodolfo Audinot per San Francesco; il conte Annibale Ranuzzi e Gaetano Zucchini per San Domenico, i conti Cesare e Giovanni Massei per San Giacomo. Sono tutti esponenti del liberalismo moderato.

La Guardia Civica di Bologna e appodiati è formata da cittadini tra i 21 e i 60 anni, con esclusione di persone “di condizione servile”, dei braccianti e di coloro che esercitano mestieri “sordidi e abbietti”.

Sarà divisa in due battaglioni, composti da uomini provenienti dallo stesso rione e avrà un comandante unico nella persona del marchese Alessandro Guidotti, mentre il conte Giovanni Gozzadini sarà capo di stato maggiore e Giuseppe Galletti segretario presso il Comando generale.

Con la costituzione della Guardia Civica vengono sciolte le Pattuglie Cittadine. Il servizio comincerà il 5 dicembre con turni di 25 militi e un tenente per ognuno dei quattro quartieri.

Le milizie cittadine diventeranno una istituzione diffusa in tutti gli stati italiani. Mentre i mazziniani vi vedranno un nucleo del futuro esercito nazionale, i regnanti le intenderanno come strumento per arginare e controllare i fermenti rivoluzionari.

Approfondimenti
  • Amo Bologna perché è bella. Agenda storica di Bologna 1996, a cura di Roberto Roversi, Rimini, P. Capitani, 1995 (5 luglio 1847)
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 43
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, Bologna, tipografia delle Muse, 1859, p. 89
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 195-197, 204-205, 246
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 306
  • Cittadini in armi. La Guardia nazionale a Bologna fra feste e rivoluzioni, 1796-1861, Bologna, Museo civico del Risorgimento, piazza Carducci 5, 4 febbraio - 16 maggio 1993, Bologna, Moderna, 1993
  • Colorare la patria: tricolore e formazione della coscienza nazionale, 1797-1914, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1996, p. 47
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1290
  • Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, p. 173
  • Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, p. 239
  • Luciano Gherardi, Il sole sugli argini. Testimonianza evangelica di S. Clelia Barbieri, 1847-1870, e storia di famiglia delle Minime dell'Addolorata, Bologna, Il mulino, 1989, p. 29

  • Un giorno nella storia di Bologna, l'8 agosto 1848: mito e rappresentazione di un evento inaspettato, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1998, pp. 33-34
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 349
  • Aldino Monti, Pauperismo e demografia, conflitto e sicurezza: le condizioni sociali a Bologna nell'Ottocento (1815-1880), in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., Bologna in età contemporanea, tomo 1., 1796-1914, a cura di Aldo Berselli e Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 453
  • Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni nella rivoluzione del 1848, in: Il 1859-60 a Bologna, Bologna, Edizioni Calderini, 1961, p. 42
  • Emilio Rosetti, La Romagna. Geografia e storia, rist. anast. dell'ed. orig. (Milano, Hoepli 1894), a cura di Stefano Pivato, Imola, University Press Bologna, 1995, p. 78
  • Gianluca Stanzani, Guardie nazionali e Guardie civiche, in: Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, pp. 155-156
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 68
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