"La muta di Portici" di Auber al Comunale
Per il carnevale del 1847 al Teatro Comunale è messo in scena il dramma serio in cinque atti La muta di Portici del compositore francese Daniel Auber (1782-1871).
L'opera ha debuttato a Parigi nel 1828 e ha avuto subito successo nei teatri di tutta l'Europa. E’ considerata il primo esempio di grand opéra. Richard Wagner ne scriverà “pagine entusiastiche”.
La vicenda è ambientata a Napoli all’epoca della rivolta di Masaniello. Il tenore Paolo Zilioli recita la parte di Alfonso, figlio del Duca d’Arcos, Enrichetta Zilioli è Elvira “di lui fidanzata”, Teresina Gambardella impersona la Muta Fenela e Ettore Marciteci il pescatore Masaniello.
Dopo lo spettacolo Cesare Masini (1812-1891), segretario dell’Accademia di Belle Arti, descriverà in una “poetica relazione”, con tono tra il serio e il faceto, l'effetto prodotto dalla musica e il valore degli esecutori:
L'Enrichetta Zilioli la sua parte
Sostien con plauso; e bene esaminandola,
Mostra una certa conoscenza d'arte:
Così il basso Panzini ed il Mirandola,
Non che il Zilioli; e infin la Gambardella,
Che gestisce la parte di Fenella.
Insomma “fan tutti, poveretti, quel che sanno”. Sul compositore francese, invece, il giudizio è senza appello:
Auber è uno scrittor di sentimento,
E le sue musicali creazioni
Brio, leggerezza, grazia, movimento
Hanno, e delle felici ispirazioni;
Ma Auber non è Rossini, a parer mio ...
- Daniel Auber, La muta di Portici, dramma serio da rappresentarsi nel Gran Teatro Comunale di Bologna il carnevale del 1847, Bologna, tipi delle Belle Arti, 1846
- Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, p. 92
- F. D'Arcais, Rassegna musicale, in: "Nuova antologia di scienze, lettere ed arti", 87 (1886), p. 553
- Cesare Masini, La Muta di Portici del maestro Daniele Francesco Auber al teatro Comunitativo di Bologna, in: "Bazar di novità artistiche, letterarie e teatrali", n. 12, 10 febbraio 1847