7 settembre 1847
Salvatore Muzzi e il settimanale "L'Eco"
Il 7 settembre vede la luce a Bologna "L’Eco. Giornale popolare dell'Emilia" (dal 1848 "Giornale popolare"), settimanale di lettere e scienze politiche. Il titolo rende conto del fatto che esso riporta notizie prese qua e là da altri giornali, quasi senza aggiungere altro.
E' redatto da Salvatore Muzzi (1807-1884), insegnante e pubblicista, autore degli Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 e di molte altre opere storiche, di testi scolastici e di saggi sull'arte.
Dopo l'Unità sarà segretario del ministero dei lavori pubblici e direttore generale delle Poste del Regno.
Approfondimenti
-
Bologna. Parole e immagini attraverso i secoli, a cura di Valeria Roncuzzi e Mauro Roversi Monaco, Argelato, Minerva, 2010, pp. 80-82
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 225
- Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 136 (S. Muzzi)
- Iole Garganelli, I giornali bolognesi dal 1815 al 1860, in: "Rassegna storica del Risorgimento", 1942, p. 843
- Alberto Preti, Giornali, circoli, caffé: le idee di unità e di indipendenza a Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 3., p. 391
- Maria Gioia Tavoni, Tipografi, editori, lettura, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 698 (S. Muzzi)
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 141 (S. Muzzi)
- Gianfranco Tortorelli, Salvatore Muzzi (1807–1884), un mediatore della cultura nella Bologna dell’Ottocento, in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Nuova Serie, 50 (1999), pp. 275–308
- Gianfranco Tortorelli, ll torchio e le torri. Editoria e cultura a Bologna dall'Unità al secondo dopoguerra, Bologna, Pendragon, 2006, pp. 174-176