Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1842

Il bibliotecario di Versailles visita Bologna

Monsieur Valery (Antoine-Claude Pasquin, 1789-1847), bibliotecario alla reggia di Versailles, bibliografo e viaggiatore, dal 1826 visita più volte l'Italia e pubblica diversi manuali.

Nel 1842 esce a Bruxelles il volume dedicato alle città emiliane, dal titolo Bologne, Ferrare, Modène, Parme, Plaisance et leurs environs.

Giunto a Bologna Valery rimane coinvolto nella festa di San Domenico: la reliquia con la testa del santo è portata in giro per la città tutta addobbata.

E' una festa "senza ordine e senza magnificenza" alla quale partecipano tutti. Egli vi assite "jeté entre un moine et un ruffiano".

La prima impressione della città non è molto positiva: l'accento del popolo gli sembra rude e urlante, le case sono grandi, uniformi, tutte imbiancate, senza carattere.

Il frastuono delle officine, delle fabbriche e dei filatoi indicano una Bologna "tutta involta nei travagli", più che la "docte Bologne" dell'Università.

E' comunque uno dei luoghi in Italia in cui si mangia di più e meglio. Vengono lodati i "saucissons gros et petits (mortadella e cotichini)", le minestre succulente - soprattutto i tortellini, o cappelletti - tra i dolci i zalettini, le frittelle, i castagnacci.

I vari luoghi e monumenti sono delineati con cura: l'Università, con la sua grande biblioteca e il giardino botanico, la galleria dell'accademia "admirable monument national", con i capolavori della scuola bolognese, le chiese e i palazzi.

Sono citati inoltre la casa di Rossini e la maison di Cornelia Martinetti, "sejour d'une femme supérieure". E ancora i teatri, le scuole, i collegi.

Dei dintorni sono descritti l'Annunziata, la chiesa di Mezzaratta, San Michele in Bosco, San Luca e il "Campo-Santo", che, benchè costituito solo nel 1801, è già ricco di tanti mausolei sontuosi e ha "l'aspect et le caractère d'un monument plus ancien".

Approfondimenti
  • Gian Piero Cammarota, Le origini della Pinacoteca nazionale di Bologna. Una raccolta di fonti, vol. 3., La collezione Zambeccari, Bologna, Minerva, 2000, p. 317
  • M. Valery, Bologne, Ferrare, Modène, Parme, Plaisance et leurs environs, Bruxelles, Société Belge de Librairie Hauman et C., 1842, pp 87-180
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