Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1841

Rifacimento della chiesa di San Giuseppe dei Cappuccini in Valdipietra

Dove
Via Bellinzona 6 - Bologna

Per impulso di padre Paolo Turtura da Castel San Pietro inizia la ricostruzione della chiesa di San Giuseppe in Valdipietra (o Val di Pietra) dei Padri Cappuccini, situata fuori porta Saragozza.

Il progetto dell'architetto Filippo Antolini (1787-1858) si rifà "a dettami di gusto ancora neoclassico, ormai anacronistici affatto, ispirandosi a modelli palladiani" (Biagi Maino).

Nel 1818 i Frati Minori, che un tempo avevano il loro monastero sul Monte Calvario, sono succeduti ai Servi di Maria, che dopo le soppressioni napoleoniche avevano continuato a curare la parrocchia.

Nel cantiere della nuova chiesa comincia a lavorare come decoratore Alessandro Guardassoni (1819-1888), che qui vede all'opera Adeodato Malatesta (1806-1891), insigne esponente del purismo pittorico e autore della grande pala per l'altare maggiore raffigurante lo Sposalizio della Madonna e San Giuseppe (1844). Folgorato dal suo insegnamento, nel 1843 lo seguirà a Modena.

Il pittore bolognese, forse l'artista più influente nei decenni centrali dell'800, sarà nuovamente attivo per i Cappuccini nel 1855 (Crocifissione con i dolenti) e nel 1877 (San Francesco riceve le stimmate).

Lavoreranno in San Giuseppe anche Carlo Ernesto Liverati (1805-1844), prematuramente scomparso, e Antonio Muzzi (1815-1894), autore del Martirio di San Fedele.

Nell'apparato decorativo grande rilievo avranno molte statue di apostoli, profeti e frati cappuccini disposte in nicchie tra le paraste della navata, eseguite da Giovanni Putti (1771-1847) e aiuti.

La chiesa di San Giuseppe sarà completata - e consacrata dall'Arcivescovo Oppizzoni - nel 1844. Nel 1866 parte del convento verrà occupato dall'esercito e i frati potranno recuperarlo solo nel 182.

Nel 1926, centenario della nascita di san Francesco d'Assisi, sarà sistemato il piazzale della chiesa e il prato antistante verrà trasformato in giardino pubblico.

Nel 1944 il convento sarà colpito dai bombardamenti, che distruggeranno in gran parte la biblioteca, con la perdita di oltre 20mila volumi.

Nel 1968, al centro del presbiterio della chiesa, sarà costruito un altare rivolto ai fedeli, su progetto di Giuseppe Coccolini e con bassorilievi dello scultore Marco Marchesini.

Approfondimenti
  • Alessandro Guardassoni e i fratelli Gualandi: esperienze e sperimentazioni bolognesi nell'800 tra fisica, fotografia, architettura e volontariato, a cura di Silvia Battistini, Bologna, Galleria d'arte d'Azeglio, 2000, p.15
  • Arte fuori le mura. Aspetti del patrimonio culturale del quartiere Costa-Saragozza dal Medioevo all'età della restaurazione, a cura di Donatella Biagi Maino, Roberta Bianconi Ventura, Cristina Casali, Massimo Medica, Bologna, Tamari, 1985, pp. 19-22

  • Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1955, pp. 318-322
  • Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 4. ed., Bologna, Tamari, 1964, pp. 313-318 (data cit.: 1844)
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972, pp. 7-10
  • Giuseppe Coccolini, L'arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 157
  • Quasi millenaria a Bologna la chiesa di San Giuseppe, in: Monasteri e conventi francescani in Emilia Romagna, a cura di Giorgio Maioli, Bologna, Re Enzo, 1995, pp. 140-143
  • Poli, Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 204
  • Eugenio Riccomini, L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri, Bologna, Editoriale Bologna, 2003, p. 314
  • San Giuseppe ai Cappuccini, a cura di Roberto Sernicola, Ferrara, Edisai, 2001, pp. 10, 25, 34-40, 45-47
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