Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

9 aprile 1840

Poche fonti pubbliche e di scarsa qualità

Il prof. Gaetano Sgarzi, valente chimico, presenta all'Istituto di Bologna un saggio sulle acque potabili della città. Da questo risulta, tra l'altro, che le fonti pubbliche sono poche e di non grande qualità.

Oltre alla fontana del Nettuno, che si dirama nella Fontana Vecchia - la cui acqua è in origine "selenitosa e cattiva" per diventare "più discreta" nel passare alle condotte centrali - vi sono la cosiddetta Fontanina e uno "zampillo" alla base delle mura esterne di Porta Maggiore.

A capo di un vicolo situato tra Porta Lame e Porta Galliera, che dal canale di Reno va verso nord e piega a ponente costeggiando il Porto Navile, vi è una scala che scende a una sorgente di acqua fredda, che risulta dalla confluenza di più polle ed è forse formata "dai trappellamenti delle acque del canale".

Conosciuta come la Fontanina, è frequentata dai bolognesi fin dal XIII secolo. Si sa che in passato "la concorrenza per atingere quest'acqua era incredibile in ogni tempo dell'anno".

L'Alidosi nel '500 parla di "una fontana dove sorge acqua delicata". Due secoli più tardi il Taruffi descrive quell'acqua come "molto leggiera per gl'Infermi". Ancora all'inizio dell'800 è considerata la migliore di Bologna, ma la sua fama è destinata a diminuire.

Secondo Sgarzi, che l'ha analizzata chimicamente, essa contiene in eccesso "idroclorato, solfato e carbonato di calce, silicio, solfato e idroclorato di soda" e ha inoltre molto carbonato di ferro. Pochi anni dopo Pietro Gamberini la definirà cruda, pesante e "inetta agli usi economici domestici".

Dall'ultima sorgente, situata tra Porta Santo Stefano e Porta Maggiore, sgorga invece un'acqua alla quale è dato impropriamente l'epiteto di "marziale", cioè ferruginosa: contiene infatti abbondanti sali calcari ed è totalmente priva di ferro.

Approfondimenti
  • Mario Fanti, Le vie di Bologna. Saggio di toponomastica storica e di storia della toponomastica urbana, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 2000, vol. 1., pp. 498-499
  • Pietro Gamberini, Idrologia minerale medica dello Stato Romano, corredata di alcune nozioni sulle acque minerali in genere tanto ad uso di bevanda che di bagno (...), Bologna, presso Giacomo Monti, 1850, pp. 120-121
  • Antonio Perone, Dizionario universale topografico storico fisico-chimico terapeutico delle acque minerali (...) in tutte le provincie italiane, Napoli, Tipografia di Angelo Trani, 1870, pp. 221-223
  • Gaetano Sgarzi, Saggio d'analisi delle acque dolci potabili che servono alla città di Bologna. Memoria letta all'Istituto delle scienze li 9 aprile 1840, in: "Nuovi annali delle scienze naturali di Bologna", (1844)
  • 20. Sessione. 9 aprile 1840, in: "Rendiconto delle sessioni dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna" (1840), pp. 94-107
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