Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1839

Pubblicate le opere di Giulio Perticari

Presso la tipografia Guidi all'Ancora di Bologna vengono stampate le opere dello scrittore e poeta Giulio Perticari (1779-1822). I tre volumi contengono anche una parte del suo epistolario.

Di nobile famiglia pesarese, Perticari nacque a Savignano di Romagna. Si laureò a Roma in giurisprudenza, applicandosi però soprattutto nelle lettere e nelle arti.

Fu giudice a Pesaro e podestà a Savignano, dove fondò l'Accademia dei Filopatridi. Durante il Regno italico fu membro del Collegio elettorale. Nel 1807 pubblicò un Panegirico a Napoleone il Massimo in stile "pomposamente entusiastico".

Nel 1812 sposò la bella figlia di Vincenzo Monti, Costanza e le nozze furono celebrate dai migliori letterati del tempo. 

Viaggiò col suocero e spesso lo ebbe ospite nella sua casa di Pesaro, chiamata per le buone frequentazioni - da Rossini a Leopardi, da Giordani a Stendhal - "l'Atene delle Marche".

Nel 1814 fu accanto a Murat e divenne amico del generale Pepe, che iniziò alla poesia di Dante e al quale dedicò una Vita di Cola di Rienzo.

Nel 1818 animò a Roma all'antiromantico "Giornale Arcadico". Fu poeta e prosatore. Tra le sue opere più note i due volumi de Gli scrittori del Trecento e i loro imitatori, che testimoniano la sua partecipazione alla importante discussione sulla lingua italiana, che animava in quel periodo i circoli letterari.

Nel 1821, dopo un viaggio con Monti a Venezia e in Lombardia, fu costretto a rientrare nelle Marche per l'aggravarsi della malattia, che poco lo condusse alla morte.

Approfondimenti
  • Augusto Campana, Perticari e Leopardi, "Giornale arcadico" e "Effemeridi letterarie", Roma, Colombo, 1991
  • Anna Maria Di Martino, Quel divino ingegno. Giulio Perticari: un intellettuale tra impero e Restaurazione, Napoli, Liguori, 1997
  • Manuale della letteratura italiana, compilato dai professori Alessandro D'Ancona e Orazio Bacci, 2. ed., Firenze, G. Barbera, 1895, vol. 5., pp. 295-297
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