San Giovanni in Persiceto diventa a Città
Il 4 maggio 1838 un Breve di papa Gregorio XVI eleva il paese di San Giovanni in Persiceto, primo Castello della provincia di Bologna, al rango di Città.
Il 3 agosto Vincenzo Sassoli, facente funzione di Gonfaloniere, rende pubblica questa deliberazione “fra la generale esultanza, palesata col suono de' sagri bronzi, collo sparo di mortari, coi concenti musicali della Banda, e colla generale illuminazione di tutta la Città”.
Il 30 settembre, per celebrare “il fausto avvenimento” verrà apposta nel Palazzo del Comune una lapide in marmo con iscrizione latina dettata dal prof. Filippo Schiassi (1763-1844) “celeberrima penna“.
Durante il periodo napoleonico San Giovanni in Persiceto fu capoluogo della Municipalità distrettuale del Samoggia. Nel 1802, con la costituzione della Repubblica italiana, tornò a dipendere da Cento (FE).
Fonte: “L‘Album. Giornale letterario di Belle Arti”, 13 (1846), p. 108
- Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna ritratte e descritte, Bologna, Tip. di S. Tommaso d'Aquino, 1844, vol. 1., pp. 53-56
- Carlo Monti, Storia della città di S. Giovanni in Persiceto nei domini della Santa Sede, Bologna, Tipi Governativi della Volpe al Sassi, 1838, p. 100, 111 (Prima del frontespizio è presente la trascrizione dell‘epigrafe a memoria dell'elevazione di S. Giovanni in Persiceto a città concessa da Gregorio XVI nel 1838)
- Salvatore Muzzi, Vocabolario geografico storico statistico dell'Italia nei suoi limiti naturali e più un repertorio alfabetico delle antiche città, castelli, montagne e fiumi che più non esistono o che hanno mutato nome, Bologna, G. Monti, 1875, p. 499