Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

22 luglio 1838

Per Jules Janin il cimitero è più allegro della città

Lo scrittore e drammaturgo Jules Janin (1804-1874), esponente del Romanticismo francese, ingegno brillante e irriverente, viaggia nel 1838 in Italia e visita brevemente anche Bologna.

Ha l'impressione di un luogo grottesco, di una città "silenziosa e trista" in cui "si respira non so quale odore confuso di teologia e di atticismo, di poesia e di fieno, di biblioteca e di museo, d'amore e di cimitero".

Rimpiange i lontani tempi in cui l'Università era piena e un "esercito di professori e di scolari" dibatteva liberamente ogni giorno, suscitando tante idee e “paradossi“. Bologna era allora un "terreno neutro riservato alle scienze ed alle arti, lungi dai campi di battaglia".

Durante la permanenza Janin visita il cimitero della Certosa e formula giudizi estremi: "Città e cimitero sono la medesima cosa; entrare in essa è porre il piede nelle sue tombe". Anzi "pur convien dire che il cimitero è più ridente della città".

Le reazioni non si faranno attendere: i più benevoli considereranno l'ospite francese un ingenuo e superficiale che "trascorse (Bologna) colla rapidità del lampo, e ardì giudicarla secondo quel po' di spirito che ha e quella mal concepita idea che poteva farsene in quei rapidi momenti".

Altri affermeranno senza mezzi termini che "o l'Autore non viaggiò per l'Italia, o viaggiava dormendo".

Anche il giovane Marco Minghetti preparerà una lettera di risposta in francese per il "Journal des Débats", che ha pubblicato la relazione di Janin, difendendo Bologna e vantandone le tradizioni culturali. 

La lettera, però, non sarà mai spedita. Minghetti ricorderà più avanti di aver chiesto un parere a Gioachino Rossini, di cui lo scrittore millantava l'amicizia:

"Egli mi fece comprendere che una risposta sì fatta al Janin sarebbe stata del tutto inopportuna e non avrebbe prodotto effetto alcuno, se non forse quello di far sorridere di noi, poveri provinciali, che prendevamo sul serio gli scherzi leggieri di un novellista, destinati ad aver la vita momentanea del giornale".

Approfondimenti
  • Cento settimane di viaggi, ossia, Amenità dei viaggi fatti in tutte le parti del mondo,
    Bologna, Tip. di S. Tommaso d'Aquino, 1838, vol. 8: Viaggio in Francia e nella Svizzera Occidentale
  • Jules Janin, Voyage en Italie, Paris, Ernest Bourdin, 1838
  • Marco Minghetti, Miei ricordi, Torino (ecc.), L. Roux, vol. 1., Anni 1818-1848, 1889, p. 69
  • Giovanni Ricci, Bologna, 2. ed., Roma, Bari, Laterza, 1985, p. 1
  • Giovanni Ricci, Bologna. Storia di un'immagine, fotografie di Paolo Monti, introduzione di Andrea Emiliani, Bologna, Alfa, 1976, pp. 210-212
  • Giancarlo Roversi, Impressioni bolognesi di Jules Janin rivedute e corrette da Marco Minghetti, in: "Il carrobbio", 3 (1977), pp. 367-389
  • (Recensione di) Uno sguardo a Bologna dell'Avvocato Carlo Pancaldi, pei tipi d'Jacopo Marsigli, 1838, in: "Nuovo giornale de' letterati", 38 (1839), p. 207
  • Albano Sorbelli, Bologna negli scrittori stranieri, a cura di Salvatore Ritrovato, Bologna, Bononia university press, 2007, pp. 632-647
  • Touring club italiano, Bologna, Milano, Touring club italiano, 2004, p. 92
  • Viaggio in Italia di Giulio Janin. Lettera settima, Bologna 22 luglio 1838, in: “Il Vaglio. Antologia della Letteratura Periodica”, 33 (1838), pp. 1-2
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