Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1835La scuola di Adelaide NaldiLa maestra Adelaide Naldi conduce una scuola privata per “giovinette di civile condizione”. Divisa in quattro classi, oltre alla “generale istruzione”, vi si impartisce una “istruzione speciale” di lingua francese e tedesca. Si danno inoltre lezioni di pianoforte e ballo. In questo periodo a Bologna non sono molte le scuole che si occupano di istruire le bambine e le ragazze. A quelle povere provvederanno gli "stabilimenti di ricovero e di istruzione" di Ignazio Lanzarini e Camillo Breventani.dettagli
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1835Il Catasto GregorianoEntra in vigore il Catasto Piano-Gregoriano, promosso nel 1816 da papa Pio VII e completato nel 1835 durante il papato di Gregorio XVI. Realizzato a cura della Congregazione dei catasti, tramite la Direzione Generale del Censo, è stato distinto in “rustico” e “urbano”. Ha preso spunto dal Catasto napoleonico per le Legazioni. Le provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini furono, infatti, in parte rilevate tra il 1807 e il 1815. Ne sono state prodotte due copie: una per le Cancellerie del Censo locali - tutte istituite entro il 1819 - e una per l'ufficio centrale di Roma. Nel 1817 è stato emanato nel 1817 con il fine di allineare le misure e le stime e definire gli strumenti per i rilievi. Come per il Catasto napoleonico, è stato adottato il sistema metrico decimale Le mappe del Piano-Gregoriano rimarranno in vigore fino al 1870, quando verrà introdotto il Catasto Rustico.dettagli
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1835Il Museo di Memorie PatrieIl Palazzo dell'Archiginnasio, destinato ad ospitare la biblioteca civica, diviene anche sede del Museo di Memorie Patrie, che raccoglie piccole donazioni di reperti e i frutti di occasionali scoperte archeologiche in città e in provincia.dettagli
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1835Un Comitato per la chiesa di Santa LuciaUn comitato promotore, con a capo il principe Clemente Spada, avvia i lavori di completamento della grande chiesa di Santa Lucia in via Castiglione, iniziata nel 1623 e mai terminata. Nel 1842-43, su progetto dell'architetto Vincenzo Vannini (1791-1873), sarà costruita una semplice abside semicircolare, ma niente di più. La facciata di Carlo Rainaldi (1611-1691), sospesa dal 1732, rimarrà incompleta. Nel 1866 il Governo toglierà Santa Lucia ai Padri Barnabiti, consegnandola, assieme al vicino collegio, alla Congregazione di Carità. Nel 1873 la chiesa passerà alla società ginnastica Virtus, diventando una palestra. In seguito sarà adibita a officina delle Aldini Valeriani. Il Collegio di Santa Lucia diventerà Liceo Ginnasio "Galvani" e quello di S. Luigi sarà utilizzato dapprima dall'Istituto di Ricovero di Educazione Forzata, poi dal 1919 come caserma di Pubblica Sicurezza. Nel 1946, infine, ospiterà i sinistrati di guerra.dettagli
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24 gennaio 1835Libretto di Carlo Pepoli per i "Puritani" di Vincenzo BelliniAl Théâtre de la comédie italienne di Parigi l'opera seria in tre atti I Puritani, ultimo capolavoro di Vincenzo Bellini (1801-1835), ottiene “il più eclatante e i il più giusto successo”. Il libretto, tratto dal dramma storico Têtes rondes et Cavaliers di Ancelot e Saintine, è di Carlo Pepoli (1796-1881), letterato bolognese, di nobile famiglia, rifugiato in Francia dopo i moti del 1831 e ormai conosciuto "per i suoi scritti sulle belle arti e per un volume di poesie piene di grazia ed eleganza". Nel suo faticoso lavoro di adattamento il librettista ha modificato la struttura originaria del dramma, puntando sulla relazione tra i protagonisti a scapito del contesto storico. Delle difficoltà incontrate è testimonianza una lettera di Bellini: "Pepoli lavora, e mi costa assai fatica il portarlo innanzi; la pratica gli manca, ch'è gran cosa". Durante le sue lezioni all'University College di Londra, dichiarerà gli intenti politici del libretto e la pesante censura subita. I Puritani saranno rappresentati a Parigi ben diciotto volte nei primi mesi del 1835, per trasferirsi in maggio al King’s Theatre di Londra. Durante l'esilio parigino, Carlo Pepoli scrive anche alcuni testi per le Soirées musicales di Gioachino Rossini, arie e duetti per canto e pianoforte, composti nei primi anni Trenta.dettagli
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31 gennaio 1835A Bologna una Camera primaria di CommercioUn editto del cardinale segretario di Stato decreta la creazione di tre Camere primarie di commercio, arti e manifatture a Roma, Bologna e Ancona.dettagli
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15 febbraio 1835Una macchina per filare il vetroGiovanni Mucci impianta, assieme alla figlia, una vetreria in via S. Mamolo, dotata di una macchina per filare il cristallo. Promette di filare in un minuto 2.000 braccia di cristallo “ridotto alla finezza della seta” e, inoltre, di fabbricare tanti tipi di oggetti: uccelli del paradiso, tubi per sigari, fontane, panierini, “cannuccie lagrimali”, “tubi laringei” e molti altri. La visita alla vetreria, al prezzo di ingresso di cinque baiocchi, permette di vedere in funzione la prodigiosa macchinetta a vapore, che fila il cristallo: prima di approdare a Bologna, essa ha impressionato la Reale famiglia britannica e la corte di Toscana.dettagli
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11 marzo 1835L'ultima volta di Maria MalibranMaria Garcia Malibran (1808-1836), eccezionale primadonna, è a Bologna per una breve apparizione. L'11 marzo canta nella sede elegante della Società del Casino, in un'accademia voluta dal direttore Francesco Sampieri (1790-1863), ottenendo un prevedibile successo. Al termine dello spettacolo è contattata dal tenore Gaetano Rambaldi, che la convince ad esibirsi anche per il pubblico del teatro del Corso. Il 16 e il 18 marzo esegue arie e cavatine dall'Inés de Castro, dalla Donna Caritea di Carlo Coccia, dal Sigismondo e dal Barbiere di Siviglia. Anche in questa occasione, l'ultima a Bologna prima della sua prematura scomparsa, è un trionfo senza riserve: continuamente applaudita, la Malibran è costretta a ripetere tutti i pezzi e viene richiamata in scena fino a dieci volte per ognuno di essi.dettagli
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12 marzo 1835Una "Norma" per marionette al teatro della MascarellaCon la recita della Norma di Bellini in una inedita versione per marionette, replicata con successo per quattro serate, chiude l'attività dell'elegante teatro Antico Corso delle Maschere, sorto nel 1831 in via Mascarella. Viene lodata “la magnificenza del vestiario, delle scene, degli attrezzi” con la quale lo spettacolo è corredato. Oltre cinquanta figure agiscono sulla scena “in perfetto costume”. I vari pezzi musicali sono eseguiti da valenti cantanti. Durante gli intermezzi è presentata una nuova “macchina di fantasmagoria” recentemente inventata in Francia. Il "trattenimento" si chiude con l'apparizione sul palcoscenico di quattro giardinieri che accompagnano la dea Flora e quattro geni che conducono all'Olimpo Dante e Virgilio incoronati dalla Fama. I complimenti tributati al conduttore del teatro per la precisione dell'esecuzione, l'eleganza e la magnificenza della messinscena non basteranno tuttavia a "coronare tante sue fatiche".dettagli
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2 aprile 1835Commemorazione dell'Imperatore Francesco IIl Corpo degli ufficiali austriaci fa erigere nella chiesa di San Salvatore un catafalco in onore di Sua Maestà Imperiale Francesco I. Alla cerimonia di commemorazione partecipano le autorità cittadine e i soldati austriaci, con in fronte “scolpito il lutto del cuore”. La grande macchina funebre, “dipinta a marmi, a ferro, a bronzo, a oro”, con ricca tenda nera e i colori imperiali, orna una parte della chiesa. Il catafalco è presidiato da otto ufficiali con bende nere e spada sguainata e da ventiquattro zappatori con torce e scudi imperiali.dettagli
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maggio 1835Debutto a Bologna di Amalia BettiniNei mesi di maggio e giugno la Compagnia comica diretta da Romualdo Mascherpa, al servizio della Duchessa di Parma, recita all'Arena del Sole. In repertorio vi sono Il matrimonio impossibile di Righetti e I tristi effetti di un tardo ravvedimento di Ducange. Appare per la prima volta su un palcoscenico cittadino l'attrice Amalia Bettini (1809-1894), reduce dalla Compagnia Fabbrichesi di Luigi Vestri e destinata, in futuro, a suscitare grandi entusiasmi presso il pubblico dell'Arena. Nel 1842, nel pieno del successo, la Bettini si sposerà a Bologna con Raffaele Minardi e lascerà le scene.dettagli
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2 maggio 1835Ugo Bassi a colloquio col PapaDopo una predica in San Petronio in tempo di Quaresima, che ha destato scandalo presso le autorità ecclesiastiche, per alcune allusioni alla situazione politica, il padre barnabita Ugo Bassi (1801-1849) è convocato a Roma dal Papa. Gregorio XVI gli consiglia benevolmente di essere "più riflessivo", ma l'ammonimento non avrà alcun effetto. Le prediche del padre continueranno a suscitare grandi passioni, facendo spesso "piangere di tenerezza" l'uditorio. Sonetti e poesie verranno stampate in suo onore. Sarà nuovamente convocato a Roma e qui gli verrà imposto di tagliarsi i capelli e sarà accusato di appartenenza alla massoneria. Il 21 maggio 1840 un provvedimento gli impedirà di predicare nello Stato Pontificio e sarà relegato nel collegio barnabita di San Severino Marche.dettagli
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20 maggio 1835La Nave AerortoploaUna commissione di cittadini apre, il 20 maggio, una sottoscrizione per il completamento della costruzione di una macchina “destinata a percorrere l'aria”. Il modello di questa particolare mongolfiera, chiamata Nave Aerortoploa, è esposto nella sala al piano nobile del Palazzo Aldrovandi in via Galliera. Molti interessati, ancora non associati, potranno così farsi un'idea della forma e del meccanismo della Nave. L'ingresso all'esposizione, prevista per domenica 24 maggio alle tre del pomeriggio, è gratuito.dettagli
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21 maggio 1835Esposizione di Belle ArtiDal 21 al 31 maggio si tiene a Bologna l'Esposizione di oggetti d'Arte. L'inaugurazione avviene nella grande aula dell'Accademia. Dopo i discorsi delle autorità e la distribuzione dei premi, le porte sono aperte “alla folla premente”. Nelle varie aule si vedono tante opere “simmetricamente disposte”: pitture, sculture, ma anche oggetti meccanici: ad esempio un modello di macchina a vapore applicabile a un mulino. Tra i pittori di storia spicca Rinaldo Buldrini, "rinomato ristauratore, e diligente pittore", con il dipinto Teseo che riceve da Arianna il gomitolo onde trovare l'uscita del laberinto. L'imolese Giuseppe Manara espone una mezza figura rappresentante Saffo, "pittura non priva di bellezza, ma alquanto ignobile". IL giovane Antonio Muzzi rivela buone disposizioni, mentre Cesare Savini, che presenta - assieme a numerose altre opere - una copia della Madonna di Guido Reni conservata in San Bartolomeo, appare "pittore sulla buona strada". Espongono anche diverse signore, come le marchese Brigida Tanari e Ippolita Angelelli. Tra i pittori di paesi dominano Ottavio Campedelli, talmente bravo da non temer confronti - anche se qualche volta il suo "frascheggiare" appare "gretto e uniforme" - e Rodolfo Fantuzzi, mentre Domenico Ferri, "primo Scenografo italiano, forse europeo", nelle sue vedute di Parigi "sacrifica all'effetto qualche parte del vero". Il vero mattatore della scena artistica bolognese è tuttavia lo scultore Cincinnato Baruzzi, l'unico in grado di guadagnare con il suo lavoro, in gran parte destinato a committenti esteri. Infine Francesco Rosaspina è il migliore negli acquarelli, tra i quali ve n'è in mostra "uno cospicuo", tratto dal Cristo di Guido della Pinacoteca.dettagli
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luglio 1835Torna il coleraUna recrudescenza dell'epidemia di colera asiatico nei porti di Genova e Livorno provoca l'adozione di energiche misure per impedire il contagio nella Legazione bolognese. In luglio vengono rimessi in funzione i lazzaretti di confine e le truppe pontificie si attestano a controllo del confine sud-occidentale, dall'Alto Reno al Finalese. A Bologna è approntato un grande lazzaretto all'Annunziata e due minori di riserva negli ex conventi delle Convertite e di Santa Margherita. La città è suddivisa in quattro quartieri, con Uffici di Soccorso presso i locali demaniali di Santa Maria Maggiore, San Francesco, San Giovanni in Monte e San Giacomo. In questa occasione le Romagne rimarranno praticamente immuni dal contagio, a riprova dell'efficacia delle misure preventive adottate.dettagli
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12 agosto 1835I congegni ortopedici di Luigi PaganiNella sua officina meccanica, situata in via Vinazzi, nella parrocchia di S. Sigismondo, Luigi Pagani fabbrica arti artificiali. Grazie a “una ben ordinata serie di molle e allacciature”, ha costruito un piede “fittizio”, che ha fatto ottima prova applicato alla gamba di un ragazzo di 25 anni, amputato dal prof. Paolo Baroni. Il giovane ha mostrato di potere “aggirarsi tranquillamente”, senza che nessuno si accorgesse del suo difetto. Le cognizioni di Pagani potranno forse essere utili in futuro per correggere, tramite “ingegnosi meccanismi”, le deformazioni congenite dei bambini.dettagli
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settembre 1835Ottavio Campedelli a BreraOttavio Campedelli (1792-1862) partecipa, con un paesaggio, all'Esposizione di Belle Arti, che si tiene in settembre a Milano, presso le gallerie dell'Accademia di Brera. Il quadro è volentieri ammirato e molto lodato, benché si trovi "dopo la lunghissima schiera di tutti gli altri". Prima di convertirsi a un accentuato naturalismo, come nella stanza a paese a Villa San Martino del 1858, Campedelli usa un linguaggio classicista tipico dei paesaggi di Claude Lorrain e Nicolas Poussin.dettagli