Un ambulatorio per i poveri infermi
La Società Medica Chirurgica riprende le adunanze scientifiche, dopo l’interruzione seguita ai moti del 1831. Rilancia inoltre la sua campagna assidua per la diffusione della vaccinazione.
In locali al pianterreno dell'Archiginnasio concessi dal Municipio apre un ambulatorio per la visita gratuita dei poveri infermi.
Per questo servizio è istituita la Commissione per le Consultazioni gratuite, che continuerà a lungo la sua attività, ben oltre la Legge sanitaria del 1888 e l’assegnazione ai Comuni dell'assistenza medica ai poveri.
Fino agli anni dieci del Novecento si occuperà, in convenzione con la Poliambulanza Felsinea, della somministrazione di farmaci a domicilio.
Avrà inoltre il compito di seguire da vicino le principali epidemie e i “morbi popolari”, che continueranno a colpire la città nel corso del secolo.

- Frontespizio - particolare - Fonte: Società Medica Chirurgica di Bologna (www.medchir.bo.it)
- Stefano Arieti, Un'istituzione al servizio della sanità cittadina: la società medica chirurgica di Bologna nel XIX secolo, in: “Il carrobbio”, 28 (2002), p. 178
- Societas Medica Chirurgica Bononiensis, testo e note a cura di Stefano Arieti, traduzione in inglese di Sylvia Adrian Notini, Bologna, Clueb, 2004, pp. 19-20