Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

giugno 1834

La collezione di modelli e strumenti scientifici di Giovanni Aldini

E' rilevata e inventariata la collezione di modelli di macchine e strumenti - “sola e prima dello Stato Pontificio” - lasciata al Comune di Bologna dal prof. Giovanni Aldini (1762-1834) - morto a Milano il 17 gennaio - "all'oggetto di formare e porre in attività un Gabinetto" utile soprattutto agli operai e ai tecnici per la conoscenza delle principali macchine esistenti.

Il falegname Filippo Ferrari cura le parti in legno e fabbrica gli armadi in cui gli apparecchi verranno conservati, mentre Cesare Amadori, meccanico presso il Gabinetto di Fisica dell'Università, identifica e valuta i vari pezzi.

In ottobre vengono aggiunti alla raccolta altri 26 oggetti trovati nella residenza milanese di Aldini. La collezione arriva così a comprendere 538 oggetti ed è sistemata nelle sale dell'Archiginnasio, in particolare nella grande aula all'estremo angolo dell'edificio verso Borgo Salamo, che nel 1842 ospiterà la prima esecuzione dello Stabat Mater di Rossini.

Accanto agli apparecchi utilizzati nei gabinetti di Fisica Sperimentale - ad esempio per gli studi sull'incombustibilità - vi sono modelli di macchine, come il torchio, la leva idraulica, la macchina di Watt, strumenti per le ricerche sull'elettricità, mentre altri oggetti, come il vestito ignifugo e il parafulmine, rappresentano invenzioni e novità tecniche.

La collezione personale di Aldini risulterà però in parte inadeguata per la Scuola “Aldini” di fisica-meccanica. Verrà quindi presentato il progetto per l’allestimento di un Gabinetto più funzionale.

Esso comprenderà un corredo di macchine semplici analoghe a quelle delle botteghe esistenti, una dotazione “degli organi relativi alla trasformazione dei movimenti” e una serie di macchine complesse.

Dal 1843, con l'aiuto di artigiani e aziende locali, la dotazione del Gabinetto di Macchine sarà aumentata, ma una parte dei modelli previsti non verrà realizzata.

Dopo il 1847, con il trasferimento delle Scuole Tecniche in via dé Poeti, il Gabinetto Aldini rimarrà custodito all'Archiginnasio. Isolato dai corsi, perderà in gran parte la sua funzione di supporto alla didattica.

Approfondimenti
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, p. 34, 70
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 490
  • Roberto Curti, Maura Grandi, Il percorso degli oggetti, 1834-1916, in: Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 112-117
  • Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., pp. 311-313
  • Oreste Trebbi, Nella vecchia Bologna. Cronache e ricordi, rist., Sala Bolognese, A.Forni, 1983, p. 83
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