L'inventario dell'Archivio Demaniale
Viene effettuato un inventario generale dei documenti delle corporazioni religiose soppresse in periodo napoleonico. Essi sono conservati presso l'ufficio del demanio, lo stesso che ne gestisce i beni immobili.
Si tratta di oltre 9.000 unità d'archivio, delle quali fanno parte anche i più antichi documenti bolognesi conosciuti, quali le concessioni fondiarie dell'abbazia di Santo Stefano e di altri conventi benedettini, databili tra il X e l'XI secolo.
Dal luogo che custodirà queste carte - fino al loro deposito all'Archivio di Stato nel 1877 - il complesso manterrà il nome di Fondo Demaniale.
L'inventario del 1834 in quattro tomi “riporta, per ciascuna unità archivistica, l'indicazione sommaria del rispettivo contenuto e gli estremi cronologici“. Pur contenendo qualche imprecisione, sarà comunque un utile strumento per la consultazione dei documenti.
- Archivio di Stato di Bologna, a cura di Giorgio Tamba e Isabella Zanni Rosiello, in: Guida generale degli archivi di Stato italiani, direttori: Piero D'Angiolini, Claudio Pavone, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981, vol. 1: A-E, p. 563
- Archivio di Stato di Bologna e Sezione di Imola, coordinamento scientifico di Elisabetta Arioti e Massimo Giansante, Viterbo, BetaGamma, 2008, pp. 75-76