Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

marzo 1833

Esposizione di Brigida Fava Ghisilieri

Nelle sale dell'Accademia di Belle Arti, la marchesa Brigida Fava Ghisilieri (1802-1877), definita da Giuseppe Mazzini “la donna più benemerita della patria nello Stato pontificio”, espone la copia di sua mano di un quadro di Leonardo da Vinci, “fatta con molta diligenza e fedeltà”.

Sposa a sedici anni del marchese Giuseppe Tanari, Brigida anima nel suo palazzo in via Galliera uno dei centri politici della Bologna liberale e uno dei salotti più rinomati, al quale accorrono uomini di lettere come Paolo Costa, Giovanni Marchetti e Carlo Pepoli e vi compare Pietro Giordani, che la ammira “come donna di spirito e di ingegno”.

I suoi interessi sono molteplici, dalla letteratura e la filosofia tedesca, studiate alla corte dell'Elettore di Assia Cassel, alla miniatura appresa da un artista inglese.

Le sue opere sono vendute per finanziare iniziative caritative o per la causa liberale. La scelta politica democratico-liberale è confermata dalla nomina di Gabriello Rossi, esponente sansimoniano compromesso nei moti del 1831, a precettore dei suoi figli.

Approfondimenti
  • Serena Bersani, 101 donne che hanno fatto grande Bologna, illustrazioni di Giovanna Niro, Roma, Newton Compton, 2012, pp. 163-164
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 232-233
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 457, nota 3
  • La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, pp. 218-219
  • Aldobrandino Malvezzi, Un precursore di riforme sociali dimenticato: Gabriello Rossi, in: "Strenna storica bolognese", 1957, pp. 357-365
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, pp. 84-87
  • Elena Musiani, Dal salon all'atelier: spazi delle donne bolognesi dal 1861 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 208
  • Alberto Preti, Giornali, circoli, caffé: le idee di unità e di indipendenza a Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 3., p. 382
  • Valeria Roncuzzi, Mauro Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, Argelato (BO), Minerva, 2011, pp. 260-261
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 653
  • Giuseppe Carlo Rossi, La guardia provvisoria e la liberazione di Bologna, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 138

  • Armando Saitta, Un socialista-conservatore del Risorgimento: Gabriello Rossi, in: "Rassegna storica del Risorgimento", pp. 168-188
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