Maria Malibran debutta al Comunale
Maria Felicita Garcia-Malibran (1808-1836), “particolarissimo modello della natura”, cantante di grande talento, attrice, donna di spirito e generosa, si esibisce per la prima volta al Teatro Comunale, assieme alla bolognese Sofia Dall'Occa Schoberlechner, nell'opera I Capuleti e i Montecchi di Bellini.
La sua interprertazione è giudicata "sublime" e molti ricorderanno il momento topico in cui la cantante pronuncia il nome di Giulietta "con voce soffocata, affannosa, bassa e toccante", creando un effetto magico. Diverse donne a Bologna non potranno sentire la Malibran "senza venir meno".
Nello stesso anno è applauditissima Ninetta nella Gazza ladra di Rossini e replicherà il successo in Tancredi.
Nel 1834 gli appassionati dell'Opera la troveranno protagonista nella Sonnambula e nella Norma di Bellini e sarà riconosciuta primadonna assoluta. “Somma cantatrice che fa diventare furibonda la folla, che mette in ruina le panche del teatro come un terremoto, un'eruzione vulcanica”: così la descrive un giornale dell'epoca.
Da piccola Felicita è stata educata duramente dal padre al canto, secondo il motto “La letra con sangre entra” (il sapere entra con il sangue). Ha debuttato nel 1827 a diciannove anni all'Opera di Parigi, lasciando un segno indelebile del suo talento.
E' considerata una vera diva, apprezzata da grandi compositori, quali Rossini e Chopin, omaggiata ovunque: la sua carrozza è trascinata a mano come quella dei capi di stato, le strade coperte di fiori al suo passaggio.
Una volta a Venezia il suo arrivo in teatro sarà salutato dalla fanfara. Morirà prematuramente, a soli 28 anni, per un eccesso di “febbre nervosa”, dopo aver dato prova di poter eccellere il tutto il repertorio del teatro d'Opera italiano.
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- Diva: il mito della Primadonna da Maria Malibran a Maria Callas, Brescia, Palazzo Martinengo, 30 marzo-8 giugno 2008, catalogo a cura di Luigi Allegri e Vittoria Crespi Morbio, Brescia, Provincia di Brescia, 2008
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