Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

4 febbraio 1831

Una rivoluzione municipale

La mattina del 4 febbraio arriva in città la notizia che a Modena il duca ha fatto arrestare Ciro Menotti (1798-1831), capo della locale carboneria.

Il Pro Legato mons. Paracciani Clarelli, che sostituisce il Legato cardinale Bernetti andato a Roma in Conclave, chiama a consiglio i conti Cesare Bianchetti, Carlo Pepoli, Alessandro Agucchi e il Senatore Francesco Bevilacqua Ariosti (che ricoprirà per breve tempo la carica di podestà), con l'intenzione di prevenire una rivoluzione a Bologna.

Li informa di quanto accade e chiede loro un parere. Essi affermano di rappresentare solo il ceto nobiliare e che occorre convocare anche dei “cittadini”.

Vengono subito proposti il prof. Francesco Orioli e gli avvocati Antonio Silvani, Giovanni Vicini (1775-1845) e Antonio Zanolini (1791-1877), tutti esponenti della locale massoneria (Orioli, nelle sue memorie, lo negherà).

Intanto in città i liberali si uniscono e cominciano a gridare per le strade. Gruppi di giovani muovono dalla gran sala del caffè Spisani, vicino a San Pietro, “risoluti di andare a rivolgere lo Stato”.

Il Pro-Legato si convince a costituire, con i consiglieri convocati, una commissione provvisoria. Orioli va a parlare nei caffè dove la folla è in fermento fino a tarda sera, e col suo discorso riporta la calma.

Il giorno successivo il tricolore sventola nei quattro quartieri e sul Palazzo della Legazione. Due grandi bandiere sono issate su carri scortati dalla Guardia Nazionale a sciabola sguainata e collocate sulla torre Asinelli.

I giovani accorrono ovunque armati, ma la giornata trascorre in allegria. Secondo alcuni “pare più una mascherata che una rivoluzione”.

Alla sera i teatri sono aperti: una bandiera tricolore è salutata da evviva e dalla Marsigliese: “Col verde, bianco e rosso la bandiera s'innalzò". Uomini, donne, soldati, e anche preti portano la coccarda tricolore.

La Commissione si costituisce in Governo Provvisorio presieduto da Giovanni Vicini e si riunisce in seduta permanente. I facchini e la plebe sono tenuti a freno con le elemosine.

Il cambio di governo avviene a Bologna in modo pacifico, senza spargimento di sangue. I capi del Governo Provvisorio, vecchi nostalgici napoleonici e esponenti della corrente moderata, non aspirano a rivolgimenti radicali, ma solo ad ottenere uno spazio laico nella gestione dello Stato pontificio, fidando tra l'altro nel non intervento dell'Austria.

Una delle esigenze più sentite - un vero e proprio paradosso in periodo rivoluzionario - è quella dell'ordine pubblico. Ai pontefici è rimproverata la mancanza di sicurezza per le strade e la corruzione nei pubblici uffici.

In un primo tempo il governo romano non sembra preoccuparsi troppo degli avvenimenti bolognesi: il "torbido" sembra prodotto "dal calore del carnovale, che si sarebbe raffreddato in quaresima". Pochi giorni più tardi, però, la rivolta sarà ai confini del Lazio.

Approfondimenti
  • Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 12
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei Lumi agli anni Trenta (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 35
  • Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, pp. 121-122
  • Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, p. 25
  • Aldo Berselli, Bologna dalla Restaurazione al 1831, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi (...), a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, pp. 15-16
  • Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali. 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. 7
  • Bologna. Poste-Storia-Università, Bologna, Amministrazione P.T., 1988, pp. 21-22
  • Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 134-135
  • Bologna nell'Ottocento, a cura di Giancarlo Roversi, Roma, Editalia, 1992, p. 13
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 53, 170
  • Alessandro Boselli, Massoneria e sette segrete a Bologna nel Risorgimento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, pp. 96-97
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, p. 76
  • I caffè storici in Emilia-Romagna e Montefeltro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, p. 108
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, pp. 57-58
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 287-289
  • Giulio Cavazza, Cospirazioni e moti risorgimentali dal 1831 al 1845 nei ricordi di Augusto Aglebert, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, pp. 136-137
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 223
  • Tiziano Costa, “Adès basta!”. Umori della Bologna risorgimentale, in: Alla scoperta del Risorgimento ... cit., pp. 26-29
  • Da Parigi a Bologna. In viaggio con Liszt e Rossini, a cura di Rossana Dalmonte, Emanuela Marcante, Daniele Tonini, Santarcangelo di Romagna (RN), Maggioli Musei, 2018, p. 17
  • Romolo Dodi, Esponenti della Compagnia dei Lombardi protagonisti nel governo del Comune di Bologna (1802-1868), in: L'antica Compagnia dei Lombardi in Bologna. Un passato presente, mostra e catalogo a cura di Massimo Medica, Silvia Battistini, Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2019, p. 32
  • Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, pp. 32-33, 40 (C. Menotti)

  • Francesco Orioli e la rivoluzione del 1831, a cura di Franco Manaresi, Bologna, Analisi, 1990, p. 11
  • Mirtide Gavelli, Il sentimento e l'impegno patriottico, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 279-280
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 97-99
  • Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, pp. 59-60
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 75
  • Alessandro Molinari Pradelli, Osterie e locande di Bologna. La grassa e la dotta in gloria della tavola: folclore, arte, musica e poesia nelle tradizioni contadine e gastronomiche della città felsinea, Roma, Newton Compton, 1980, p. 109
  • MSB Palazzo Pepoli. Museo della storia di Bologna. Testi del percorso espositivo, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 114-115
  • Giovanni Natali, La rivoluzione del 1831 a Bologna e nelle Legazioni, in: Il 1859-60 a Bologna, Bologna, Edizioni Calderini, 1961, p. 25
  • Jan Pachonski, Il generale Grabinski capo supremo dell'insurrezione bolognese del 1831, in: “Il carrobbio”, 4 (1978), p. 347
  • Orlando Pezzoli, Fuori porta prima del ponte. Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, p. 71
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 202
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 450
  • Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 16
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 550
  • Paolo Terzo Silvani, Quattro lettere di Antonio Silvani durante la rivoluzione del 1831, in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Fuori Serie, 5 (1939-40), pp. 253-266
  • Giovanni Spadolini, L'Italia repubblicana, Roma, Newton Compton, 1988, p. 292

  • Giulia Squadrini, Curiosità menottiane, in: Storie dal Tricolore. Restauri nei Musei del Risorgimento in Emilia Romagna, a cura di Antonella Salvi, con la collaborazione di Cecilia Tamagnini, Bologna, IBC Istituto per i Beni Artistici e Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, 2011, pp.19-21 (Ciro Menotti)
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 39

  • Cecilia Tamagnini, Gli eroi son tutti giovani e belli, in: Storie dal Tricolore, cit., pp. 14-18 (Ciro Menotti)
  • Fiorenza Tarozzi, Politica, economia e società nell'età del Risorgimento a Bologna, in: “Quaderni di cultura del Galvani”, centocinquantenario, numero speciale, 2012, vol. 1., pp. 37-38
  • Fiorenza Tarozzi, Uno sguardo sulla massoneria bolognese nell'Ottocento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, cit., p. 114
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 30
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., p. 372
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