Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

17 novembre 1829

Freddo insistente e neve copiosa

L'inverno 1829-1830 è memorabile per il suo rigore eccezionale e la quantità di neve che cade in tutta Italia. Bologna registra temperature assolutamente anormali ed è ricoperta e paralizzata da una quantità di neve inverosimile.

La prima neve cade il 17 novembre. L'ultima sarà il 21 febbraio successivo. Nevica per 324 ore in 96 giorni. Dalla seconda decade di novembre alla prima di marzo la temperatura va sempre sotto zero e, per 60 giorni, è sotto zero la temperatura media: per le strade si forma il ghiaccio e non si scioglie.

Il Senatore Francesco Bevilacqua Ariosti si attira le critiche di molti per l'incapacità di affrontare la situazione con mezzi efficaci. Particolarmente difficoltosa si rivela la rimozione della neve dai tetti: accumulata ai lati delle strade, arriva a chiudere la luce dei portici.

L'autorizzazione a scaricare dai tetti provoca un ingombro spaventoso nelle strade, tanto che anche gli animali e i carretti circolano sotto i portici.

Alla fine si decide di ammonticchiare la neve nelle piazze e nei luoghi aperti: tre “immensi depositi” sono eretti in piazza Nettuno, in piazza del Pavaglione e in piazza Santo Stefano, testimoniati da alcune stampe molto eloquenti, di autore anonimo.

Altri ammassi sono innalzati nel piazzale e lungo la salita di San Giovanni in Monte, nei pressi del muro del convento del Corpus Domini, lungo la seliciata di San Francesco, nel Pratello e in molti altri luoghi ancora.

Per soccorrere i poveri e i danneggiati dalla neve e dal freddo sono organizzate recite di filodrammatici, come quella che si svolge al teatro Loup la sera del 19 febbraio 1830.

Si calcola che in quest'anno i morti a Bologna superino di circa 400 unità quelli dell'anno precedente, in gran parte a causa di apoplessie, malattie di cuore, polmoniti e altre affezioni delle vie respiratorie dovute al gelo.

Nel periodo autunnale la quota di "morti repentine" sarà vicina a quella dell'inverno, di solito "più aggravato da simili accidenti".

 


Approfondimenti
  • Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della "dotta" lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019, pp. 184-186
  • Margherita Bianchini, 101 storie su Bologna che non ti hanno mai raccontato, Roma, Newton Compton, 2010, pp. 157-158
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 164, 166
  • Memorie della Società medico-chirurgica di Bologna, vol. 6., Bologna, Tipografia Gamberini e Parmeggiani, 1877, p. 2200
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 201
  • Athos Vianelli, A Bologna fra cronaca e storia, Bologna, Guidicini e Rosa, 1979, pp. 63-66 (ill.)
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