Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

28 agosto 1824

La bolla "Quod divina sapienza" e la riapertura dell'Università

La bolla Quod divina sapienza, emanata da papa Leone XII, riorganizza le scuole dello Stato Pontificio. Ripristina la Sacra Congregazione degli studi, fondata da Sisto V nel 1587, una sorta di Ministero dell'Istruzione, che ha il compito di vigilare su tutte le scuole.

Assegna una grande autorità ai vescovi - rispetto ai consigli comunali - in materia scolastica. Rende obbligatori i concorsi nelle scuole pubbliche e la licenza per i maestri delle private.

Specifica le punizioni, togliendo i castighi arbitrari. Impone condizioni igieniche nelle aule. Definisce le materie di studio per ogni tipo di scuola.

La bolla fissa inoltre a 30 il limite degli alunni per ogni classe, imponendo un “sottomaestro” se il numero è superiore.

A Bologna alcune classi arrivano ad avere 180-190 scolari e devono spesso ricorrere al “mutuo insegnamento”.

I maestri delle scuole private supplicheranno l'Arcivescovo di accogliere nelle Scuole Pie solo i poveri e di costringere gli altri a frequentare quelle a pagamento.

La Costituzione papale prevede in tutto lo stato pontificio solo due Università primarie, che conferiscono la laurea: Roma e Bologna.

A Bologna l'Alma Mater riapre ufficialmente il 5 novembre sotto il nome di Pontificia Università. I professori giurano fedeltà in ginocchio (ma non tutti osservano pienamente questo precetto).

L'Arcivescovo Oppizzoni è nominato Arcicancelliere. Sono ricostituiti i Collegi di nomina papale con facoltà di laureare e conferire i gradi. La vita degli studenti è sottoposta a minuziosi doveri e obblighi religiosi: messe solenni e funzioni quotidiane, seppure facoltative.

Il Papa nomina un Rettore - non necessariamente un professore, piuttosto un prelato - che deve curare la disciplina e vigila affinché gli insegnamenti siano conformi ai precetti della religione. Ad esso è restituita la giurisdizione criminale nei delitti commessi entro l'Università.

All'interno dell'ateneo è istituita una congregatio spiritualis. E' aumentato il numero delle cattedre e sono arricchiti i gabinetti scientifici.

Vengono però anche soppressi alcuni insegnamenti avviati in età napoleonica, giudicati pericolosi o inopportuni. Fra le cattedre eliminate vi è quella di Economa pubblica, che però Luigi Valeriani riuscirà a tenere fino alla morte, nel 1828.

Rimangono distinte le lauree in Medicina e in Chirurgia. Quest'ultima, condiderata di rango inferiore, è ridotta a tre anni, con una nuova suddivisione degli insegnamenti.

Una norma consente ai professori delle Cliniche di prelevare dagli ospedali della città gli ammalati ritenuti utili all'insegnamento.

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei Lumi agli anni Trenta (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 35
  • Giuseppe Battelli, Fra età moderna e contemporanea (secoli XIX e XX), in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 1., p. 296
  • Bologna visitata in bicicletta, a cura del del Monte Sole Bike Group, Ozzano Emilia, Arti Grafiche Reggiani, 1999, p. 53
  • Andrea Cammelli, Università e studenti: dinamiche culturali e sociali dall'Unità ai giorni nostri, in: L'Università a Bologna. Maestri, studenti e luoghi dal XVI al XX secolo, a cura di Gian Paolo Brizzi, Lino Marini, Paolo Pombeni, Bologna, Cassa di Risparmio (...), 1988, p. 75
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 284
  • Bruno Cola, La Clinica Chirurgica, in: La Scuola medica di Bologna: ottocento anni di storia, 19 settembre 2008, Bologna, Società Medica Chirurgica, 2009, p. 65
  • Bruno Cola, La clinica chirurgica bolognese, con la consulenza storica di Stefano Arieti, Bologna, Bononia University Press, 2011, p. 32
  • Maria Domenica D'Elia, Diritto all'istruzione e scuola pubblica, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 289
  • Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, pp. XI-XII, 31
  • Gherardo Forni, L'Università di Bologna da pontificia a nazionale, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, pp. 359-360
  • Francois Gasnault, Anticlericalismo e agitazioni studentesche a Bologna nell'Ottocento preunitario, in: Studenti e università degli studenti dal XII al XIX secolo, a cura di Gian Paolo Brizzi e Antonio Ivan Pini, Bologna, Istituto per la storia dell'Università, 1988, pp. 327-328
  • Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., p. 320
  • Daniele Menozzi, L'età napoleonica e la Restaurazione, in: L'Università a Bologna ... cit., p. 36
  • Piero Paci, Carlo Oppizzoni, in: "La Torre della Magione", 1 (2010), pp. [11-12]
  • I Rettori della Universita di Bologna. Note storiche e catalogo, Bologna, CLUEB, 1982, p. 12
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 542
  • Nicoletta Sarti, Scuole, Studium, Ateneo. I primi nove secoli dell'Università di Bologna, Bologna, Bononia University Press, 2018, p. 62
  • Storia della Università di Bologna, vol. 2., Luigi Simeoni, L'età moderna (1500-1888), Bologna, Zanichelli, 1947, pp. 184-185
  • Gianfranco Tortorelli, ll torchio e le torri. Editoria e cultura a Bologna dall'Unità al secondo dopoguerra, Bologna, Pendragon, 2006, pp. 163-164
  • Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 163
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