Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

giugno 1821

Bologna è tranquilla. Il Legato si accorda con i liberali

Nel corso dei moti carbonari di Napoli e del Piemonte, ispirati soprattutto dal ceto militare, la polizia pontificia è in apprensione per le Romagne, che sembrano pronte ad insorgere.

Si dice che esistano piani per la formazione di corpi militari di volontari. Di uno di questi dovrebbe prendere il comando il marchese Alessandro Guidotti (1790-1848), ex ufficiale napoleonico, che viene attentamente sorvegliato e costretto per qualche tempo a lasciare Bologna.

Nell'estate del 1821 in molte città e paesi della Romagna l'ordine è compromesso. Preoccupa il continuo incitamento alla rivolta da parte dei cospiratori delle Legazioni: un "tal Zoli pittore" è segnalato come corrispondente con le vendite napoletane.

A Bologna, dove "anche i sassi sono imbevuti delle idee nuove", sono presenti "molte sette, e molto ardite", ma in città non avvengono tumulti di sorta. Il fermento "si limita ai conciliaboli piuttosto inconcludenti delle riunione segrete dei carbonari o alle molto meno segrete conversazioni da salotto".

Qui è ancora dominante il mito napoleonico e si guarda alla Francia, non a Napoli o Torino, per un possibile rivolgimento politico. Le poche unità militari presenti non esprimono, tranne alcune eccezioni, idee liberali.

Per Francesco Rangone “Bologna è tranquilla” e “non sembra disposta a nulla”, pare aver perso “l'antica energia”.

Ha successo l'azione accorta del Legato Spina, che entra in contatto con i capi liberali moderati, quali i conti Bianchetti e Agucchi e il principe Hercolani, che si dimostrano pronti ad offrire "zelantemente" la loro collaborazione.

Un agente del principe Hercolani, Carlo Roberti, è inviato in Romagna, a Faenza e Forlì, per dissuadere i carbonari dal "fare pazzie" e la stessa azione moderatrice compie il Cadorino, antico massone benvisto e stimato dai carbonari.

A Bologna il prof. Francesco Orioli, considerato "una delle stelle polari degli allievi dell'Università", si adopera a trattenere gli studenti da manifestazioni di ostilità.

In sostanza il Legato riesce “a conficcare un cuneo nell'organizzazione settaria”, a staccare “i più temperati dagli esaltati”, separando i seguaci di Zuboli da quelli di Hercolani e convincendo questi ultimi a temporeggiare.

Al ritorno a Bologna dell'armata imperiale del generale Frimont, dopo la repressione dei moti di Napoli, i cittadini l'accolgono in festa e si mostrano entusiasti delle esibizioni delle bande militari.

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei Lumi agli anni Trenta (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 35
  • Aldo Berselli, Bologna dalla Restaurazione al 1831, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi (...), a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, pp. 8-9
  • Fulvio Cantoni, Primi passi dell'azione liberale in Bologna (1818-1824), in: “Il Comune di Bologna”, 7 (1932), p. 85, 8 (1932), pp. 53-54
  • Fulvio Cantoni, La situazione politica in Bologna nel 1820-21 (Note preliminari), in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Serie IV, 15 (1924-25), pp. 51-70
  • Francesco Orioli e la rivoluzione del 1831, a cura di Franco Manaresi, Bologna, Analisi, 1990, p. 8, 10
  • Aldino Monti, Pauperismo e demografia, conflitto e sicurezza: le condizioni sociali a Bologna nell'Ottocento (1815-1880), in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., Bologna in età contemporanea, tomo 1., 1796-1914, a cura di Aldo Berselli e Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 441
  • Elena Musiani, Scene di vita e rappresentazioni sociali in un carteggio tra amiche, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 199
  • Jan Pachonski, Il generale Grabinski capo supremo dell'insurrezione bolognese del 1831, in: “Il carrobbio”, 4 (1978), pp. 344-345
  • Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 21
  • Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri e Giancarlo Roversi, Bologna, Alfa, 1978, p. 317
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., p. 367
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