1818
Vietato recitare Alfieri
Le Autorità vietano la recita pubblica di alcune opere teatrali di Vittorio Alfieri (1749-1803), autore prediletto dai bolognesi. I giovani declamano allora le sue tragedie in privato.
E' un modo per continuare ad occuparsi di politica, dopo le restrizioni seguite alla Restaurazione.
Secondo il Rangone l'esercizio della recita riesce a volte molto bene: "in alcune radunanze si sentono degli eccellenti declamatori".
Approfondimenti
Mario Fanti, Personaggi e società della Bologna stendhaliana, in: "L'Archiginnasio", 1971/1973, 66/68, v. 1, p. 93