Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1818

La scuola di paesaggio e le "stanze paese"

Presso l'Accademia di Belle Arti è istituita una Scuola di paesaggio, tenuta da Luigi Busatti. Nonostante la grande fortuna del genere, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, essa rimarrà ai margini.

I “dipinti grotteschi”, così come le “stampe incorniciate”, sono considerati una pratica inferiore rispetto alla pittura di figura e di storia, di cui peraltro si lamenta da qualche tempo la mancanza.

Infatti, dopo la partenza per Roma di Pelagio Palagi, non vi è a Bologna nessun pittore “degno di stare a fronte dei trapassati per le serie Pitture a fresco, ed all'oglio”.

Qui le scuole di pittura e scultura sono deserte, mentre vanno di moda i decoratori, come Antonio Basoli e Felice Giani:

"in nissun'altra città si ritrova un numero maggiore di buoni Pittori di Ornati, di Paesi e di quanto altro può contribuire ad una capricciosa decorazione" (Rossi).

All'Accademia sono frequentate soprattutto le classi di ornato e di architettura. La pittura di paesaggio si esprime con successo nelle "stanze paese", che continuano la tradizione decorativa barocca delle ville e dei palazzi senatori.

E' un tipo di veduta lontana da riferimenti topografici e storici, intrisa di componenti letterarie, espressione di un'arcadia in cui si integrano mirabilmente architettura, pittura e scultura.

Tra i migliori esempi: la "boschereccia" di Palazzo Hercolani, dipinta intorno al 1810 da Rodolfo Fantuzzi (1781-1832) e le stanze paese del suo maestro Vincenzo Martinelli (1737-1807) negli appartamenti del Legato del Palazzo comunale e a Palazzo Aldini.

Le decorazioni di Giacomo Savini (1768-1842) in Palazzo Davia Garagnani (1834) e quelle di Ottavio Campedelli (1792-1862) a Villa S. Martino (1859) sono gli ultimi esempi di questo fortunato genere.

Approfondimenti
  • I concorsi curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti, 1785-1870, Bologna, Galleria d'arte moderna, marzo-maggio, Museo civico, giugno-luglio 1980, catalogo a cura di Renzo Grandi, Bologna, Grafis, 1980, p. 36
  • Dall'Accademia al vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità, Bologna, Galleria d'arte moderna, 29 gennaio-4 aprile 1983, a cura di Renzo Grandi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1983, pp. 13-14 (data cit.: 1816)
  • Giardini nel tempo. Dal mito alla storia, a cura di Carlo Tovoli, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, 2015, pp. 49-52
  • Renzo Grandi, Pittura e scultura nell'Ottocento, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 1211-1212
  • Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, p. 495 (R. Fantuzzi)
  • Eugenio Riccomini, L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri, Bologna, Editoriale Bologna, 2003, pp. 306-307
  • Paolo Zauli, A proposito di Rodolfo Fantuzzi, 1781-1832, romantico paesista di lontananze assolute, in: "Strenna storica bolognese", 29 (1979), pp. 379-395
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