Il taglio della rupe del Sasso
Durante la legazione del cardinale Albani è intrapreso il taglio della rupe del Sasso, nel medioevo chiamato Sasso di Glossina e considerato “la porta naturale della montagna bolognese”.
Si tratta di un enorme lavoro, molto dispendioso: è aperto un varco di 245 metri nella viva roccia, secondo il progetto dell'ing. Berti. Il taglio consente il passaggio della nuova strada di fondovalle tra Bologna e Porretta.
Anche dopo i lavori, nella zona rimarranno aperte alcune cave di “pregiate pietre”, che daranno da vivere a una cinquantina di persone, tra scalpellini e birocciai, ma che renderanno ancor più fragilela Rupe,tradizionalmente soggetta a frane.
Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, p. 143
Renzo Zagnoni, Tagli di rupi e ponti nella costruzione della strada Porrettana nei documenti dell'archivio della Provincia di Bologna, in: Per strade serpeggianti fra monti e dirupi. Le strade transappenniniche fra Sette e Ottocento (...), a cura di Renzo Zagnoni, Gian Paolo Borghi, Paola Foschi, Porretta Terme, Gruppo di studi Alta Valle del Reno, Pievepelago, Accademia Lo Scoltenna, 2017, pp. 129-13