Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

20 febbraio 1816

La prima del "Barbiere di Siviglia" è un fiasco clamoroso

Al teatro di Torre Argentina in Roma debutta il 20 febbraio l'opera buffa Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, proposta con il titolo Almaviva, ossia l'inutile precauzione e composta in soli venti giorni su libretto di Cesare Sterbini.

Con il baritono bolognese Luigi Zamboni nel ruolo di Figaro, il tenore Manuel Garcia, padre di Maria Malibran, come Almaviva, e la soprano bolognese Geltrude Righetti Giorgi (1793-1862) nel ruolo di Rosina, la prima rappresentazione è un fiasco clamoroso.

“Risate, urli e fischi penetrantissimi” sono rivolti al compositore pesarese, che ha osato sfidare il grande Paisiello. Viene criticata inoltre la prestazione scenica della florida primadonna, fischiata praticamente dalla prima nota.

Un gatto, che passeggia sul palcoscenico, forse introdotto ad arte dagli avversari di Rossini, provoca miagolii da parte del pubblico. Uno dei cantanti inciampa e si ferisce in malo modo.

Il compositore, che per contratto accompagna al cembalo l'orchestra, è criticato per il suo vestito sgargiante color nocciola. Se ne va da teatro apparentemente indifferente ai fischi, ma alla replica, che sarà invece un trionfo, non sarà presente.

La prima bolognese del Barbiere - che sarà anche la prima in assoluto con il titolo definitivo - sarà proposta al teatro Contavalli il 10 agosto 1816 e riporterà un grande successo.

Lo stesso teatro ospiterà nell'autunno dell'anno successivo la prima bolognese della Cenerentola, ossia la bontà in trionfo, dramma giocoso in due atti, su libretto di Giacomo Ferretti, messo in scena in gennaio al San Carlo di Napoli, dove non ha avuto grande accoglienza.

La Righetti Giorgi entrerà in polemica con Stendhal per un suo articolo critico verso Rossini apparso sulla "Gazzetta di Milano", al quale risponderà con il suo scritto Cenni di una donna già cantante (1823).

Approfondimenti
  • Giorgio Apollonia, Ugole felsinee per Wolfango, in: L'idillio di Amadeus. Musica, arte e società a Bologna attorno alla luminosa permanenza di Mozart nel 1770, a cura di Piero Mioli, Bologna, A. Forni, 2008, p. 402
  • Annalisa Bottacin, "Forestieri" francesi alla scoperta di Bologna: da Stendhal a Théophile Gautier, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 239-240
  • Damien Colas, Rossini. L'opera e la maschera, Torino, Electa/Gallimard, 1999, pp. 60-62
  • Donne celebri dell'Emilia-Romagna e del Montefeltro. Dal Medioevo all'Ottocento, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1993, p. 189
  • Vittorio Emiliani, Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 155-156
  • Adriano Orlandini, Malibran & C.: cantanti al Comunale e dintorni, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 77
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 422, 425, 428
  • Risorgimento e teatro a Bologna 1800-1849, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Pàtron, 1998, p. 26
  • Luigi Rognoni, Una cantante bolognese in polemica con Stendhal, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., pp. 638-647
  • Rossini a Bologna, note documentarie (...) a cura di Luigi Verdi, Bologna, Patron, 2000, pp. 34-35
  • Gaia Servadio, Gioachino Rossini. Una vita, Milano, Feltrinelli, 2015, pp. 76-82
  • Riccardo Viagrande, Casta Diva. Il teatro musicale in Europa dalla età rossiniana alla seconda metà dell'Ottocento, Monza, Casa musicale eco, 2018, pp. 55-58
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