Apertura della Villa Sampieri a Casalecchio
La villa Sampieri a Casalecchio di Reno apre al pubblico con l'allestimento nel teatrino annesso del melodramma Oscar e Malvina, opera del marchese Francesco Giovanni Sampieri (1790-1863).
Fin da giovane egli ha mostrato una particolare predilezione per la musica e a soli 17 anni è stato acclamato accademico filarmonico. Allievo di don Valerio Tesei, si è poi dedicato con un certo profitto alla composizione.
E' amico intimo di Gioachino Rossini e svolge il ruolo di testimone e rappresentante permanente a Bologna della sua fortuna musicale.
Ricopre l'incarico di direttore musicale della Società del Casino ed è solito egli stesso allietare serate musicali con sonate al cembalo e al pianoforte.
Grazie alle sue capacità di direttore e organizzatore, nel circolo sono offerti spettacoli di ottimo livello. Tra i suoi meriti vi è anche la diffusione in città della musica di Beethoven.
Nel 1818 Sampieri sposerà la cugina Anna de Gregorio, nata in Spagna e già dama di corte dell'Infanta. La coppia diventerà nota per la sua eleganza e lo sfarzo delle serate organizzate nelle varie dimore della famiglia.
La villa di Casalecchio, “magnifica, deliziosa, romantica”, attorniata da un vasto parco ricco di “cose notevoli”, come il tempio a Flora, l'obelisco, la torre “dei bassi tempi”, il tempietto cinese, diventerà nei primi decenni dell'Ottocento un centro di cultura musicale e letteraria a livello europeo: Rossini e Donizetti vi dirigeranno applauditi concerti e Stendhal vi sarà più volte ospitato.
Durante i suoi soggiorni a Bologna lo scrittore amerà recarsi quasi ogni mattina a Casalecchio per fare una "passeggiata pittoresca" alle cascate del Reno e definirà il parco dei Sampieri come "il Bois de Boulogne di Bologna".
Nel 1818 la villa sarà celebrata con un libretto da "molti valenti poeti", tra i quali Dionigio Strocchi, Paolo Costa e Giovanni Marchetti.
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