Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 gennaio 1815

Le tombe della Certosa agli artisti

L'incisore Francesco Rosaspina (1762–1841) segnala ai membri dell'Accademia di Belle Arti, riuniti in seduta ordinaria il 1° gennaio, l'esigenza di porre rimedio a un grande disordine e disonore per la città: nel cimitero della Certosa, frequentato dagli ospiti stranieri, non si vedono che "goffissime opere d'inettissimi artisti".

Il cimitero sta diventando un luogo notevole, visitato dai forestieri, analogamente alle quadrerie e alle collezioni d'arte. L'Accademia non può rimanere estranea a quanto è prodotto in Certosa.

È necessario, secondo Rosaspina, che i nuovi monumenti vengano commissionati ad artisti abili e che siano sottoposti all'esame dei maestri dell'Accademia.

Questa opinione è condivisa dai membri dell'istituto, in particolare dal protosegretario Pietro Giordani e dal presidente Carlo Filippo Aldrovandi Marescotti, che, per il "luogo illustre" della Certosa, richiedono l'opera di artisti "noti e reputati".

La proposta di collaborazione è girata alla Municipalità, che l'accoglie con molto favore. La valutazione della commissione accademica avverrà in due fasi: l'analisi del disegno e il collaudo dell'opera finita.

I monumenti dipinti dovranno imitare quelli scolpiti, rinunciando alla prospettiva e usando i colori dei rilievi, e le due tipologie andranno alternate secondo un ritmo armonioso.

Il nuovo regolamento sarà operativo dall'estate 1815. Il rapporto di consulenza dell'Accademia con il Municipio proseguirà, tra alti e bassi, per tutta la prima metà dell'800 e consentirà l'opera dei migliori artisti del periodo, quali Pelagio Palagi, Antonio Basoli, Pietro Fancelli, Giacomo De Maria, Giovanni Putti.

Approfondimenti
  • Emanuela Bagattoni, Sull'arte della Certosa di Bologna in epoca neoclassica: dal prevalere della pittura all'affermazione della scultura, in: Lo splendore della forma. La scultura negli spazi della memoria, a cura di Mauro Felicori e Franco Sborgi, Bologna, Luca Sossella Editore, 2012, pp. 235-236
  • Certosa di Bologna. Guida, a cura di Roberto Martorelli, Argelato, Minerva, 2016, p. 22
  • La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, p. 50
  • I concorsi curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti, 1785-1870, Bologna, Galleria d'arte moderna, marzo-maggio, Museo civico, giugno-luglio 1980, catalogo a cura di Renzo Grandi, Bologna, Grafis, 1980, p. 132
  • Giorgio Galeazzi, I monumenti funebri e celebrativi di Giacomo De Maria (1760-1838) alla luce della corrispondenza inedita, in: "Strenna storica bolognese", 63 (2013), pp. 183-227
  • Renzo Grandi, Pittura e scultura nell'Ottocento, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 1213
  • Antonella Mampieri, Il ruolo dell'Accademia di Belle Arti nella costituzione del cimitero monumentale della Certosa a Bologna, in: All'ombra de' cipressi e dentro l'urne... I cimiteri urbani in Europa a duecento anni dall'editto di Saint Cloud, Bologna, Bononia University Press, 2007, pp. 249-259
  • Anna Maria Matteucci, Fantasia dei decoratori bolognesi nei monumenti ad affresco della Certosa, in: La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, pp. 183-195
  • Anna Maria Matteucci, I monumenti funebri d'età napoleonica nella Certosa di Bologna, in: All'ombra de' cipressi e dentro l'urne ... cit., p. 280, 283
  • Oriano Tassinari Clò, Certosa: atteso salvataggio per un museo dimenticato, in: "Strenna storica bolognese", 1983, pp. 259-299
  • Stefano Tumidei, La scultura dell'Ottocento in Certosa, in: La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, pp. 197-217
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