Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

9 giugno 1815

Il Congresso di Vienna. Le Legazioni tornano al Papa

Il Congresso di Vienna stabilisce la nuova divisione politica dell'Italia. La Lombardia e Venezia sono annesse all'Impero austro-ungarico e costituiscono il Regno Lombardo-Veneto, con capitale Milano.

Modena cade sotto l'influenza degli Asburgo e ne diviene principe Francesco IV, imparentato con l'imperatore. Parma, Piacenza e Guastalla sono assegnate a Maria Luisa d'Austria, seconda moglie di Napoleone.

Il Regno di Sardegna, sotto Vittorio Emanuele I, annette la Liguria e Genova. La Toscana è affidata al fratello dell'imperatore, Ferdinando III.

Il cardinale Consalvi ottiene la restituzione al Papa delle Legazioni, nonostante l'opposizione del cancelliere austriaco Metternich, che, vittorioso sui Francesi, si appella al Trattato di Tolentino.

E' scongiurato il tentativo dei liberali di mantenere i secolari privilegi del governo cittadino (il cosiddetto “governo misto”) e il proposito di fare di Bologna la capitale di un piccolo stato indipendente delle Romagne.

L'Austria mantiene comunque presidi militari al di qua del Po, a Ferrara e Comacchio.

Al governo pontificio vengono imposte tre gravi condizioni: dare alle Legazioni una speciale costituzione, concedere una larga amnistia ai seguaci di Napoleone e accettare le alienazioni dei beni ecclesiastici compiute durante il periodo napoleonico.

Di ritorno da Vienna, il cardinale Consalvi giunge a Bologna il 27 giugno. A Palazzo Lepri gli rendono omaggio i notabili cittadini: i Pallavicini, i Malvezzi, i Bentivoglio. Il giorno successivo prosegue per Roma.

Come Segretario di Stato, l'abile diplomatico cercherà di portare avanti una politica di moderazione e tolleranza con i popoli delle Legazioni, consapevole della difficoltà di imporvi nuovamente il dominio papale, dopo venti anni di governo laico.

Ancora a Vienna aveva scritto che "se è stato tanto difficile il riavere quello che si è avuto, più difficile è il conservarlo". I giovani, in particolare, hanno un'idea del nuovo governo "corrottissima e pessima" e si vergognano "d'essere sudditi dei preti".

Approfondimenti
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 271
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 278
  • Giovanni Natali, La restaurazione a Bologna e nelle legazioni (1815-1831), in: Il 1859-60 a Bologna, Bologna, Edizioni Calderini, 1961, p. 18
  • Jan Pachonski, Il generale Grabinski capo supremo dell'insurrezione bolognese del 1831, in: “Il carrobbio”, 4 (1978), p. 342
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 29
  • Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, p. 335-336
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