Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

14 marzo 1810

L'uccisione del brigante Prospero Baschieri

La Guardia Civica uccide Prospero Baschieri (o Baschiera, 1781-1810), riconosciuto capo degli insorti antifrancesi nella Bassa bolognese. Era un uomo gigantesco, alto quasi due metri, nato a Maddalena di Cazzano da famiglia contadina, quinto di otto fratelli.

Requisito nel 1803 per la Leva Attiva, nel 1807 Baschieri diserta e torna a casa. Si rifugia quindi, assieme ad altri ribelli, nelle valli paludose della Bassa.

Il popolo simpatizza per lui e canta: “Viva Pruspron Baschira, ch'al s'lebbra dla mesna e dla liva” (Viva Prospero Baschieri, grande e grosso, che ci libera della macina e della leva).

Il 4 luglio 1809, alla testa di un gruppo di contadini, invade Budrio e poi Minerbio. L'8 luglio attacca Bologna e il giorno seguente occupa San Giovanni in Persiceto. Il 16 luglio, con alcune migliaia di insorgenti, assedia invano le mura di Ferrara.

Il 19 agosto Pietro Falzoni detto Falfarello, suo compagno, è fucilato nel prato di San Francesco. Il 4 ottobre un distaccamento francese affronta i briganti sul campo, lasciando quattro morti e dodici prigionieri, poi liberati ad Altedo.

E' questo il periodo di massimo successo per gli insorti: molti sindaci della Bassa preferiscono fuggire dai loro paesi minacciati e rifugiarsi tra le mura di Bologna.

Ma dopo la pace di Vienna (14 ottobre 1809), la sorte dell'insorgenza cambia completamente. Durante l'inverno gli uomini della Guardia Nazionale e i dragoni francesi percorrono le campagne del Dipartimento del Reno, catturando e uccidendo numerosi ribelli, tra i quali il celebre Giuseppe Angiolini, detto il Fattoretto.

La banda di Baschieri mette a segno ancora qualche ardito colpo - come l'assassinio di alcune spie a Lovoleto il 27 febbraio 1810 e l'assalto a un quartiere militare francese vicino a Castenaso l'8 marzo successivo - ma ormai ha le ore contate.

Il 12 marzo il brigante è tradito dalla famiglia che in quel momento lo ospita, in una cascina di Malcampo. Il 14 marzo il suo gruppo è circondato da un contingente della Guardia Nazionale di Budrio. Durante un tentativo di fuga, il capo più temuto dell'insorgenza del Reno rimane ucciso.

Il suo cadavere, assieme a quelli dei suoi gregari, è trascinato su un carro attraverso i villaggi della campagna. La sua testa, spiccata dal corpo, è esposta a Bologna sul palco della ghigliottina.

Il capitano Della Noce, comandante della Guardia e responsabile della sua morte, sarà insignito della Corona Ferrea.

Approfondimenti
  • Francesco Mario Agnoli, Le insorgenze antigiacobine in Italia, 1796-1815, Rimini, Il cerchio, 2003
  • Francesco Mario Agnoli, Prospero Baschieri. Un eroe dell’Insorgenza padana. (1809-1810), Chieti, Tabula Fati, 2002
  • Barbara Baraldi, 101 perchè sulla storia di Bologna che non puoi non sapere, Roma, Newton Compton, 2018, p. 261
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 223-225, 508-509, nota 43
  • Alessandro Cervellati, Bologna aneddotica, Bologna, Tamari, 1970, p. 223
  • Alessandro Cervellati, Bologna nera, Bologna, Tamari, 1964, pp. 36-50
  • Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, pp. 78-79
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 408
  • Claudio Evangelisti, Pruspròn, il contadino ribelle indigesto a Napoleone, in: "Nelle Valli Bolognesi", 25 (2015), pp. 38-39
  • I giacobini a Bologna, a cura di Franco Cristofori e Andrea Emiliani, Bologna, Alfa, 1966, pp. 181-182
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 127
  • Patrick Leech, Il brigantaggio nelle campagne bolognesi in età napoleonica, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 409
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 31, nota 86
  • Giuseppe Pavani, Il brigantaggio nei paesi di Altedo, Baricella, Malalbergo, Minerbio, Altedo, Tipografia Altedo, 1995
  • Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 15
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 191
  • Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 14
  • Fedora Servetti Donati, Prospero Baschieri. Contadino capobrigante. Piccola cronaca dell'insorgenza e del brigantinaggio (1809-1810) nel cantone di Budrio e dintorni, in: "Strenna storica bolognese", 1978, pp. 329-370
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 28
  • Massimo Viglione, Rivolte dimenticate. Le insorgenze degli italiani dalle origini al 1815, Roma, Città nuova, 1999, p. 304
  • Manuela Zucchi, Problemi sociali e cultura a Bologna sotto il regime napoleonico, in: “Il carrobbio”, 6 (1980), p. 394
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