Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

5 settembre 1802

Un incendio distrugge il teatro Zagnoni

Il 5 settembre un vasto incendio distrugge il teatro situato all'angolo tra via Miola e via Castiglione.

Senza che prima fosse neppur premonito dal fumo, si manifestò all'istante un terribile incendio di questo teatro Zagnoni (...) Le fiamme, pel pascolo di tanti legnami e dell'olio che attualmente esisteva per le comiche rappresentazioni, si elevarono ad una prodigiosa altezza.

Aperta al pubblico nel 1630, la sala, progettata da Andrea Seghizzi, ha avuto nel tempo varie denominazioni: Teatro Guastavillani, Formagliari e, dal 1770, Zagnoni.

E' stato tra i primi teatri ad avere i palchi rialzati e scalati verso il fondo, in modo da dare a tutti la visuale migliore. Nel 1752 ha ospitato Carlo Goldoni con la compagnia Medembach.

Nel triennio giacobino ha offerto soprattutto drammi giocosi, opere buffe "dalla vena popolare e sentimentale" e quindi recite di compagnie comiche, seguite con entusiasmo dal pubblico (Calore).

Il generale Verdier, ritenendo, senza alcuna prova, che l'incendio sia doloso, fa intervenire un'intera brigata di soldati francesi e fa puntare sul centro di Bologna i cannoni piazzati a San Michele in Bosco.

Lungi dal tentare una rivolta, i cittadini, accorsi in massa sul luogo dell'incendio, si danno da fare per circoscrivere le fiamme, che rischiano di propagarsi alle case vicine.

Un milite della Guardia Nazionale rimane sepolto dal crollo di un muro. L'opera di spegnimento è resa molto difficile dalla scarsità di acqua, dovuta al periodo di siccità, che ha colpito la provincia bolognese.

Un gruppo di soldati francesi, inviati in soccorso, si impossessa di due cantine con trecento bottiglie di rhum e ne scola il contenuto.

Oramai ubriachi, i militi rompono le bottiglie, spargono i vetri in via Santo Stefano e terrorizzano i passanti, costringendoli ad andare a spegnere l'incendio al loro posto, mentre i bottegai del centro chiudono in fretta i loro negozi.

Secondo alcuni, l'incendio del teatro Zagnoni è doloso: sono sospettati i promotori del nuovo Teatro del Corso, per la costruzione del quale è stata da poco chiesta e ottenuta l'autorizzazione. Molti anni più tardi uno degli autori dell'incendio confesserà in punto di morte, facendo il nome dei complici.

Le rovine del teatro rimarranno in totale abbandono per 65 anni, come “una delle maggiori brutture della città”, fino alla edificazione nell'area della nuova residenza della Cassa di Risparmio.

I progetti per la ricostruzione del teatro, "distrutto per malvagità dell'uomo o per fatalità del destino", elaborati nel 1803 dagli architetti Ercole Gasparini e Angelo Venturoli e dal prospettivista Mauro Berti per conto del nuovo proprietario del "guasto" Pellegrino Torri, non saranno approvati.

Approfondimenti
  • Antonio Basoli: decorazioni di interni, 1796-1803, Castelguelfo, Palazzo Malvezzi-Hercolani, 19 giugno-4 luglio 1993, a cura di Wanda Bergamini, Vincenza Riccardi Scassellati, Imola, Grafiche Galeati, 1993, p. 13
  • Architettura, scenografia, pittura di paesaggio, Bologna, Museo civico, 8 settembre-25 novembre 1979, Bologna, Alfa, 1980, pp. 136-139, 143-144
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei lumi agli anni Trenta, (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 27
  • Adriano Bacchi Lazzari, Giuliano Musi, Bologna all'Opera. Le voci più prestigiose nate sotto le Due Torri dal 1600 al 1980, Bologna, Minerva, 2016, pp. 33-34
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 287-288
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 162, pp. 353-354, nota 104, 470, nota 41
  • Marina Calore, A scuola di teatro. Vicende di dilettanti bolognesi nel primo trentennio dell'Ottocento, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 159
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, p. 9
  • Marina Calore, Storie di teatri, teatranti e spettatori, in: In scena a Bologna (vedi oltre), pp. 19-20, 30, 36

  • Marina Calore, Il teatro del Corso 1805-1944. 150 anni di vita teatrale bolognese tra aneddoti e documenti, Bologna, Lo scarabeo, 1992, pp. 10-12
  • Francesco Ceccarelli, Architettura e trasformazioni urbane. Bologna e la Romagna, in: Storia dell'architettura italiana. L'Ottocento, a cura di Amerigo Restucci, Milano, Electa, 2005, tomo 1., pp. 147-148
  • Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, pp. 72-74
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 54
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 2., pp. 167-168
  • In scena a Bologna. Il fondo Teatri e spettacoli nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, 1761-1864, 1882, inventario e indici a cura di Patrizia Busi, Bologna, Comune, 2004, p. 321, 433

  • Libertà cara sei troppo amabile. Musica e teatro a Bologna dall'antico al nuovo regime, 1796-1805, a cura di Marina Calore, Bologna, Lo scarabeo, 1996, pp. 55-56
  • Antonello Lombardi, Bologna. Guida turistica ai luoghi della musica, Bologna, Ut Orpheus, 2006, p. 123
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 347, nota 644
  • Gianmario Merizzi, E tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, p. 43
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 186
  • Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 59
  • Corrado Ricci, Il teatro Formagliari in Bologna (1636-1802), in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Serie III, 5 (1886-87), pp. 24-86
  • Risorgimento e teatro a Bologna 1800-1849, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Patron, 1998, p. 21
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, pp. 140-141
  • Fabia Zanasi, Interventi e proposte dell'architetto Ercole Gasparini nell'urbanistica bolognese d'età neoclassica, in "Il carrobbio", 4 (1978), p. 437, 439-440 (tav.)
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