Riduzione delle feste di precetto
Un editto dell'arcivescovo di Bologna cardinale Gioannetti riduce il numero delle feste di precetto.
La decisione è motivata con la necessità di unificare il calendario festivo in tutta la Repubblica Cisalpina, prendendo a riferimento quello della capitale Milano.
Si vuole inoltre favorire l'agricoltura e le altre arti, le cui attività sono impedite "dalla strettezza del tempo atto ai lavori" per i troppi giorni festivi.
Tra le festività abolite vi sono quelle dedicate agli apostoli, ai SS. Innocenti Martiri, al rinvenimento della Santa Croce, a S. Anna madre della Vergine Maria.
L'arcivescovo raccomanda comunque l'osservanza delle feste rimanenti "con maggiore puntualità, ed esattezza", assistendo alla Messa, compiendo buone opere e tenendo lontani "i bagordi, i tripudii e ogni altra cosa profana".
- Luigi Aureli, Annali della città di Bologna dall'anno 1797 ai nostri giorni, compilati dal dottor L. A., Bologna, Pe' tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, p. 67
- Museo civico del Risorgimento, Bologna, Gli oggetti nel museo, Bologna, s.e., 1999