Modena e Reggio nella Cisalpina, la Romagna nella Cispadana
Dal quartier generale di Montebello Napoleone scioglie d'autorità il Direttorio della Cispadana e ordina il distacco dei membri di Modena, Reggio Emilia, Massa Carrara dal corpo legislativo della Repubblica, volendo unire queste provincie alla nascente Repubblica Cisalpina.
In compenso il territorio della ex Legazione di Forlì, strappato allo Stato Pontificio, viene provvisoriamente a far parte della Cispadana.
Il processo di costruzione del nuovo stato nel territorio emiliano sarà presto bloccato in nome di supreme esigenze politico-diplomatiche. Il 7 luglio la stessa Cispadana cesserà di esistere e sarà incorporata nella Cisalpina.
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 14
- Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, p. 61
- Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 263
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 1., p. 65
- Carlo Pancera, Primi intenti di una pedagogia popolare nella Bologna repubblicana e cispadana, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 292
- Luigi Pepe, Dall'Istituto bolognese all'Istituto Nazionale, in: I "Giacobini" nelle legazioni, cit. vol. 2., p. 321
- Angelo Varni, L'Emilia Romagna nell'Italia napoleonica, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 29-30