L'Agenzia dei Beni Nazionali. Altre soppressioni
Il nuovo governo della Repubblica Cisalpina crea l'Agenzia Dipartimentale dei Beni Nazionali, con sede nel Collegio Montalto.
Ha il compito di amministrare gli immobili delle corporazioni soppresse e di gestire il loro patrimonio artistico, subentrando all'Accademia Clementina.
Questa ritorna ai tradizionali compiti di educativi e di consulenza sui restauri. Mantiene però la custodia dei beni in deposito presso la casa del senatore Malvezzi. I depositi presso l'Istituto delle Scienze sono tutelati dai membri di questo istituto.
Il 17 giugno 1798 l'Agenzia dei Beni Nazionali si trasferirà nel convento di San Salvatore, in precedenza sede della Giunta delle contribuzioni.
Il governo cisalpino continua inoltre nell'opera di soppressione delle corporazioni religiose e alienazione dei loro beni.
Nel 1797 è la volta di Santo Stefano, San Procolo, San Giovanni Battista dei Celestini, San Paolo dei Barnabiti (11 marzo) e della Certosa di San Girolamo.
- Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, p. 90
- Daniela Camurri, L'arte perduta. Le requisizioni di opere d'arte a Bologna in età napoleonica, 1796-1815, San Giorgio di Piano, Minerva, 2003, pp. 93-94
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 1., 1870, p. 117, 208