Bologna dei fumetti

L’industria del fumetto: dall’Isola Trovata a Coconino

Le iniziative editoriali più interessanti, che, pur nella loro esistenza effimera, portano al decollo dell’industria bolognese del fumetto, nascono negli anni Ottanta da Luigi Bernardi e da reduci dell’esperienza “Valvoline” come Daniele Brolli e Igor Tuveri.

Le riviste “Orient Express” e “Pilot” sono pubblicate con alterne fortune dall’Isola Trovata di Bernardi; Brolli e Igort varano l’innovativa “Dolce vita”. Ancora Igort fonda nel 1990 la rivista “Fuego”, che lancia autori come Otto Gabos e Onofrio Catacchio.

Il progetto Cyborg di Brolli presenta in Italia il mondo della fantascienza cyberpunk e rilancia eroi come Ramarro di Giuseppe Palumbo. “Cyborg” e la successiva Phoenix Enterprise propongono, con il Cyborg Universe, un particolare e coerente mondo di supereroi.

È ancora Luigi Bernardi a farsi protagonista di una nuova editrice, ricca di idee, come la Granata Press, rimasta famosa soprattutto per la ristampa di alcune creazioni di Magnus: Lo Sconosciuto, La Compagnia della Forca, I Briganti o Le Avventure di Giuseppe Pignata, condotte assieme a Sergio Tisselli. Ma la Granata ha collezionato altri meriti, proponendo il noir e il fumetto d’autore italiano, assieme ai Manga giapponesi, fino ad allora praticamente sconosciuti in Italia.

L’attività editoriale in questo ambito è continuata dal 1995, dopo la chiusura di Granata Press, dai Kappa Boys (Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni, Andrea Pietroni e Barbara Rossi), prima redattori per Bernardi, poi fondatori della Kappa edizioni, che ha sede sempre a Bologna. Accanto alla pubblicazione di manga, la Kappa ha proposto Piera degli Spiriti, di Davide Toffolo, disegnatore e musicista punk, poi la rivista “Mondo Naif”, animata da giovani autori quali Vanna Vinci, Andrea Accardi, Massimiliano De Giovanni, Leila Marzocchi, Giovanni Mattioli, e le cui storie di ragazzi e personaggi immaginari sono singolarmente ambientate in una Bologna molto riconoscibile e reale.

Da un’altra editrice pionieristica bolognese, la Punto Zero, Kappa ha ereditato la pubblicazione delle opere del grande Will Eisner, l’autore di The Spirit. Per proseguire la rassegna di editori bolognesi di fumetti occorre accennare alla Black Velvet, fondata nel 1997 dai veneti Omar Martini e Luca Bernardi e specializzata in autori statunitensi meno noti, e soprattutto alla Coconino Press di Igort, che dal 2000 offre, oltre alle nuove creazioni di Tuveri, opere autori italiani come Mattotti, Toccafondo, Bruno, di maestri di livello internazionale, come Taniguchi, Sekikawa, Mazzucchelli, e una rivista semestrale, “Black”, che esplora nei suoi vari aspetti il genere noir.

Tra gli editori è da porre anche la Alessandro Distribuzioni, il più grande distributore italiano di fumetti per fumetterie o comics shops, che ha prima di tutto il merito storico di aver fondato a Bologna una delle più fornite librerie specializzate in fumetto. La AD è stata di recente acquisita dal colosso editoriale modenese Panini.