Sacrario dei partigiani

Il 21 aprile 1945, giorno della liberazione di Bologna, i parenti delle vittime delle rappresaglie nazifasciste cominciarono ad appendere le fotografie dei loro cari nell'angolo del Palazzo comunale abitualmente utilizzato per la fucilazione e l'esposizione dei "ribelli". Questo muro, affacciato su Piazza Nettuno, era chiamato dagli stessi fascisti "il posto di ristoro dei partigiani". Furono 2064 i partigiani bolognesi caduti nei venti mesi dell'occupazione nazista. Di essi 2052 sono menzionati e quasi tutti effigiati nel sacrario. Nella parte centrale del monumento vi sono le foto dei combattenti ai quali fu assegnata la Medaglia d'Oro al V.M.