I partigiani a Porta Lame

Quella di porta Lame è ricordata come la più importante battaglia tra partigiani e nazifascisti all'interno di una città in tutta la seconda guerra mondiale. Dall'inizio di ottobre 1944 vari gruppi di partigiani operanti sulle colline e nella pianura bolognese, insieme a una parte dei gappisti impegnati in città, furono concentrati, in vista dell'insurrezione imminente, nei sotterranei dell'Ospedale Maggiore di via Riva Reno semidistrutto dai bombardamenti aerei e in una palazzina in vicolo del Macello. All'alba del 7 novembre i tedeschi scoprirono casualmente quest'ultima base e iniziarono un duro assalto con l'ausilio di cannoni e di un carro armato. I partigiani riuscirono a superare l'accerchiamento fuggendo attraverso il canale Navile. Verso sera entrarono in azione a sorpresa i combattenti in attesa tra le rovine dell'ospedale Maggiore, aprendo la seconda fase della battaglia. I vari distaccamenti partigiani circondarono le forze nemiche nei pressi del cassero di Porta Lame, infliggendo notevoli perdite. Sul luogo della battaglia nel 1986 sono state collocate le statue di due partigiani fuse dallo scultore Luciano Minguzzi con il bronzo del monumento equestre di Mussolini, che era allo stadio Littoriale.