I teatri del dialetto

Fiacchi, Testoni, Musi ...

L'esito fu ottimo. Mi ricordo che al terzo atto ... Pistoresi e la signorina Lazzari, specialmente recitarono con tanta passione, che il pubblico commosso non si stancava mai d'applaudirli. Alarico Lambertini, uno dei pochi che non avesse dubitato, si gloriava della nuova impresa dell'amico, affermando che il successo del terzo atto si doveva a lui, che aveva chiuso Testoni in un camerino del teatro di San Giovanni in Persiceto, dove si dava "Insteriarì", fino a che non avesse finito di scrivere la commedia.

(F. Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, Bologna, Alfa, 1981, pp. 63-64)