cronologia del Risorgimento a Bologna

1794
13 novembre - Il giorno stabilito per l'insurrezione contro il potere papale, i cospiratori guidati dal giovane giacobino Luigi Zamboni vengono traditi da due compagni e cadono nelle mani della polizia. Zamboni è arrestato assieme a Giovanni De Rolandis poco oltre il confine con la Toscana. Il 18 agosto 1795 il giovane è trovato appeso nella sua cella, ma nessuno a Bologna crederà al suicidio. Il 23 aprile 1796 De Rolandis è impiccato alla Montagnola.

1796
19 giugno - I francesi entrano a Bologna. I bolognesi votano il 4 dicembre in San Petronio la costituzione repubblicana, che però non andrà in vigore. La città diviene tra aprile e maggio 1797 capitale della Repubblica Cispadana.

1799
Caduta della Repubblica Cisalpina e rientro degli Austriaci a Bologna.

1800-1814
Dopo un periodo di consolato, dal 1804 la città entra a far parte del Regno italico fino alla sconfitta di Napoleone.

1815
5 luglio - Restaurazione nelle Legazioni. Introduzione del governo provvisorio pontificio: a Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna si insediano Cardinali legati con ampi poteri.

1823-1829
Sotto il Papa Leone XII incomincia la persecuzione dei carbonari nelle Romagne. Centinaia di condanne al carcere e all'esilio.

1831
4 febbraio - Assieme a Modena anche Bologna insorge e il moto si propaga nell'Italia centrale. Dopo l'arresto di Ciro Menotti la rivolta si spezza in vari tronconi, con governi  municipali. Il Governo provvisorio di Bologna ripara ad Ancona dopo l'intervento austriaco e capitola nelle mani del cardinale Benvenuti.

1832
28 gennaio - Secondo intervento austriaco e ingresso a Bologna delle truppe pontificie e del cardinale Albani Commissario straordinario per le Quattro Legazioni.

1843
13 agosto - Moto mazziniano sull'Appennino bolognese, preparato da Nicola Fabrizi, fondatore della Legione Italica (braccio armato della Giovine Italia) e guidato da Pasquale Muratori. Nelle intenzioni degli insorti il moto si sarebbe dovuto estendere a Bologna e portare alla caduta del governo pontificio. Il 15 agosto un gruppo di armati assalta l'osteria di Savigno uccidendo alcuni carabinieri. Viene quindi inseguito dalle truppe pontificie sulle colline circostanti, fino alla cattura di quasi tutti i ribelli. Alcuni di essi saranno fucilati a Bologna in via Castelfidardo.

1848
28 marzo - Una colonna di volontari, comandati da Livio Zambeccari, si spinge da Bologna fino al Po per combattere contro gli Austriaci dopo la sollevazione di Milano. I patrioti sperano nell'appoggio di Pio IX, che però il 29 aprile si pronuncia per la neutralità. Crolla il mito del papa liberale.

8 agosto - Il popolo si solleva contro gli Austriaci, attestati alle porte basse della città. Gli scontri più cruenti avvengono nella piazza d'armi, presso il giardino della Montagnola, dove i soldati del gen. Walden hanno piazzato pezzi d'artiglieria. Alla fine questi sono costretti a ritirarsi fuori le mura.

1849
9 febbraio - Proclamazione della Repubblica Romana. Tra i bolognesi attivi nell'Assemblea Costituente Quirico Filopanti, Giuseppe Galletti, Carlo Rusconi, Rodolfo Audinot.

1 maggio - La Repubblica Romana guidata dal triumvirato Mazzini, Saffi, Armellini è assalita dalle truppe francesi. Il 1 maggio il Consiglio Comunale di Bologna emette voto di protesta contro l'intervento francese e di opposizione al governo temporale.

17 maggio - Dopo una settimana d'assedio gli Austriaci entrano a Bologna e insediano come commissario pontificio il cardinale Amat.

8 agosto - Ugo Bassi, padre barnabita e patriota, viene giustiziato nei pressi del Meloncello.

1857
9 giugno - Pio IX viaggia attraverso lo Stato Pontificio e visita Bologna. I maggiorenti moderati gli espongono la necessità di un mutamento politico.

1858
agosto - Si forma a Bologna la Società Nazionale. A capo di essa sono il marchese Luigi Tanari, Pietro Inviti e Camillo Casarini.

1859
12 giugno - Le truppe austriache che da dieci anni occupano Bologna ricevono l'ordine di sgombrare la città. Alle tre del mattino partono gli ultimi soldati. I patrioti organizzati nella Società Nazionale occupano i punti strategici. Una grande folla si raduna in piazza Maggiore. Lo stemma papale è sostituito con la bandiera tricolore. L'ultimo legato pontificio, il card. G. Milesi-Ferretti, è costretto a partire. Il Municipio nomina una giunta provvisoria che offre la dittatura a Vittorio Emanuele II.

11 luglio - Giunge a Bologna il Commissario regio Massimo D'Azeglio, inviato da Vittorio Emanuele per impedire una degenerazione del movimento nazionale. E' accolto trionfalmente. Prima dell'annessione si susseguiranno i governi provvisori di Leonetto Cipriani e Luigi Carlo Farini.

1860
1 gennaio - Luigi Carlo Farini assume il titolo di Governatore delle Regie provincie dell'Emilia. Sotto Farini è portato avanti con grande energia il processo di unificazione al Piemonte dal punto di vista legislativo.

12 marzo - Plebiscito per l'annessione al Regno di Piemonte. Cavour conclude con Napoleone III l'accordo che porta al riconoscimento dell'annessione della Toscana e dell'Emilia e alla cessione alla Francia di Nizza e della Savoia. Dei 427.512 aventi diritto in Emilia-Romagna, 426.006 votano per l'annessione alla monarchia sabauda. Dal 1 maggio entrano in vigore in Emilia tutti i codici del Regno sardo.