I più belli

"Vista la relativa distanza del cimitero dalla città murata e la posizione topografica della Certosa, non lontano dal portico di San Luca e dall'Arco del Meloncello, Gasparini sviluppa una parte significativa del suo progetto per garantire le più agevoli comunicazioni tra la città dei vivi e la "cittadella tumularia" proponendo di costruire un nuovo, lungo porticato che provvedesse a saldare lo stabilimento funebre con l'ormai storico percorso devozionale mariano"

(F. Ceccarelli, Il cimitero della Certosa a Bologna in età napoleonica, in: La Certosa di Ferrara, a cura di M. Incerti, Bologna, BUP, 2016, pp. 149-150)