Guglielmo Marconi
Guglielmo Marconi ricevette il Premio Nobel per la Fisica il 10 dicembre 1909. Erano passati solo pochi anni da quando, da una finestra della sua villa di Pontecchio, a due passi da Bologna, aveva lanciato i primi segnali di telegrafia senza fili.
La "collina della radio" divenne per Marconi il trampolino di lancio verso una serie inarrestabile di successi scientifici e imprenditoriali: è del 1899 il primo collegamento radio attraverso la Manica e del 1901 - Marconi ha solo 27 anni - la prima trasmissione tra le due sponde dell'Atlantico.
La vicenda umana e scientifica di Marconi ha avuto importanti connessioni con Bologna: egli fu un giovane “elettricista” dilettante, ma non certo disinformato di quanto all'Alma Mater e nei laboratori tecnici bolognesi si stava studiando e sperimentando.
Le figure di Luigi Galvani, Giovanni Aldini, Antonio Pacinotti, Augusto Righi, poi quelle di Federigo Enriques, Adriano Cavalieri Ducati, Quirino Majorana tracciano, assieme a Marconi, un percorso di alto livello della cultura scientifica e tecnica della città tra Otto e Novecento.
Dopo un periodo di minor fama, Guglielmo Marconi torna alla pubblica attenzione a cento anni dal Nobel come padre delle reti wireless, che tanta diffusione hanno avuto di recente e che connotano le comunicazioni del XXI secolo.