Le opere (1928-1954)

1928
Il mausoleo di Carducci
Fu inaugurato solennemente, alla presenza del re e della regina, di Mussolini e del podestà Arpinati. Opera di Leonardo Bistolfi (1859-1933), in marmo di Carrara. Ai lati della scultura raffigurante Carducci seduto e pensoso sono i gruppi allegorici "La Natura e il Poeta" e "La Libertà sul sauro destrier della Canzone".

1929
La statua equestre di Mussolini

La grande statua del Duce a cavallo, opera di Giuseppe Graziosi (1879-1942), scultore modenese e professore all'Accademia di Firenze, fu collocata solennemente nell'incavo ad arco della Torre di Maratona al Littoriale, proprio di fronte alla tribuna reale.

Il monumento ai motociclisti
Una tomba monumentale, dedicata ai piloti Olindo Raggi e Amedeo Ruggeri e scolpita da Armando Minguzzi (1884-1940), fu innalzata nel nuovo ingresso della Certosa rivolto al Littoriale, con il compito di collegare simbolicamente il cimitero cittadino e il suo maggiore palcoscenico sportivo.

1932
Il sacrario dei Martiri della rivoluzione fascista
Inaugurato nel Decennale della Marcia su Roma, il sacrario della Certosa ospita i 53 caduti per la causa della Rivoluzione fascista. Si trova nel VI chiostro accanto a quello della Grande Guerra ed è opera dell'architetto Giulio Ulisse Arata (1881-1962), con la collaborazione di Ercole Drei (1886-1973) per le sculture.

1934
La fontana dei caduti della Direttissima
Nel piazzale della stazione fu eretta una fontana, progettata dall'architetto Arata, in memoria dei 100 operai caduti durante i lavori della ferrovia Direttissima. Fu costruita con il porfido sanguigno della Val Camonica e la diorite dell'Adamello. Ai lati della vasca centrale erano due altorilievi: "Assistenza al ferito" di Ercole Drei e "Lavoro di scavo in galleria" di Bruno Boari (1896-1964). L'opera fu distrutta dai bombardamenti della guerra mondiale.

1936
Il palazzo del Gas
Sopra l'alto portico del Palazzo del Gas corre continuo un fregio plastico a bassorilievo in marmiglio, opera dello scultore Giorgio Giordani (1905-1940). E' dedicata al ciclo del gas, alla sua produzione dal carbone, alla trasformazione nell'officina e all'uso pubblico e privato. Protagonisti sono i lavoratori, ritratti nella fatica e nello sforzo, dotati di fisico possente, ma lontani da ogni retorica.

Farpi Vignoli e le Olimpiadi dell'Arte
Farpi Vignoli (1907-1997) fu premiato a Berlino alle Olimpiadi dell'Arte per l'opera "Il guidatore di sulki", già ammirata alla Quadriennale di Roma e alla Esposizione emiliano-romagnola. L'artista bolognese è autore in questo periodo di numerose sculture dedicate allo sport.

La palazzina dell'ONMI
La sede bolognese dell'ONMI mostra ai lati dell'ingresso due rilievi dello scultore Bruno Boari (1896-1964), dedicati alla maternità e alla cura dell'infanzia. Le scritte che li accompagnavano, una delle quali parlava di "onorare i volori supremi della stirpe", furono rimosse nel 1985.

1938
Ondina Valla ostacolista
La statua dell'ostacolista, forgiata da Rito Valla (1911-1991), ritrae la sorella dello scultore, Ondina Valla (1916-2006), che trionfò a Berlino nel 1936 negli 80 metri ostacoli, unica atleta bolognese ad aver vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi. La scultura fu collocata all'ingresso della fabbrica Carpigiani di Anzola Emilia e divenne simbolo dell'azienda.

1939
La sede della Cassa Mutua Infortuni Agricoli
Sull'angolo del palazzo della Cassa Mutua Infortuni Agricoli fu collocato un bassorilievo in terracotta, dominato dalla personificazione della Previdenza che a braccia allargate protegge due gruppi di figure: gli agricoltori e i malati. Il suo ruolo è ribadito dal motto "Praevideo, Provideo".

1940
Gli atleti del liceo Righi

Le parti decorative del nuovo liceo scientifico Augusto Righi, realizzato dall'Ufficio Tecnico della Provincia, sono opera dello scultore Bruno Boari, che in questi anni collabora a vari progetti pubblici.

1942
La Casa del Contadino.

Nella parte terminale della nuova via Roma fu inaugurata solennemente la Casa del Contadino, costruita per conto della Corporazione fascista nazionale dell'Agricoltura. I rilievi nella facciata furono scolpiti da Farpi Vignoli, mentre il salone delle adunanze fu decorato con pannelli allegorici del pittore fiorentino Galileo Chini (1873-1956).

1947
I partigiani di Porta Lame.

Il monumento al partigiano e alla partigiana, realizzato dallo scultore Luciano Minguzzi (1911-2004), fu trasferito nel 1986 dalla sede dell'ANPI alla Montagnola e collocato davanti a porta Lame, in ricordo della battaglia del 7 novembre 1944. Le due statue furono forgiate con il bronzo fuso dalla statua equestre di Mussolini proveniente dal Littoriale, che secondo una tenace leggenda metropolitana fu a sua volta ricavata dal metallo dei cannoni sottratti agli Austriaci l'8 agosto 1848.

L'epopea della Resistenza
Il padiglione della Direttissima alla Montagnola, divenne nel dopoguerra la Casa del Partigiano, ovvero la sede dell'A.N.P.I. All'interno il pittore Ilario Rossi dipinse un grande murale ispirato all'eccidio di Marzabotto. Al lato delle vetrate d'ingresso furono collocati due bassorilievi di Giuseppe Mazzoli (1907 – 1970) e Rito Valla dedicati all'epopea della Resistenza. Il previsto affresco di Farpi Vignoli, rievocativo della battaglia di porta Lame, non fu invece realizzato.

L'ossario dei partigiani alla Certosa
L'architetto milanese Piero Bottoni (1903-1973), esponente di punta della corrente razionalista vicina a Le Corbusier, fu incaricato nel 1954 dal sindaco Dozza di edificare il grande monumento ossario dei partigiani alla Certosa di Bologna. Le sculture dell'interno sono opera di Stella Korczynska e Genni Mucchi.

Il Palazzo del Governo
Addossato al cinquecentesco Palazzo Caprara, sorge il nuovo Palazzo del Governo, con l'antistante piazzetta Galileo. La facciata dell'edificio, progettato dal tecnico del Genio civile Adriano Marabini, è di aspetto massiccio e monumentale, grazie alla pietra di Montovolo che la riveste e ai bassorilievi di Amleto Beghelli.

La casa editrice Zanichelli
La nuova sede della Zanichelli fu edificata in via Irnerio su disegno dell'ing. Luigi Veronesi, già progettista dell'officina Calzoni. Si tratta di uno dei pochi edifici a Bologna rivestiti di marmo e granito. Fu costruito solo parzialmente per il sopraggiungere della guerra.

1954
Tomba monumentale di Edoardo Weber
L'ingegnere Edoardo Weber, fondatore della omonima fabbrica di carburatori, scomparve misteriosamente, forse per una vendetta politica, il 17 maggio 1945. La sua tomba monumentale alla Certosa è opera di Venanzio Baccilieri (1909-1984).