1957 – 2017 Buon Compleanno Cocco Bill !!

1957 – 2017 Buon Compleanno Cocco Bill !!

Mondo Pistola!

 

Fui, sono e sarò un clown. Continuerò a disegnare nell'aldilà. Ho paura del nulla. Quando cominci a capire che di là non c'è nulla, inizia la paura. Quando cominci a entrare nel nulla...Questo mi fa paura.
Aforisma di Benito Jacovitti

Il pistolero che beve solo camomilla appare la prima volta sul Corriere dei Ragazzi il 28 marzo 1957 dalla matita geniale di Benito Jacovitti (Termoli 9 marzo 1923 - Roma 3 dicembre 1997).

Il west è stato un genere molto frequentato, dai fumetti ed anche le versioni più comiche ed umoristiche non mancano (Lucky Luke, Pedrito el drito, Silas Finn) ma il west che è possibile ammirare sulle tavole di Coccobill è certamente il più folle, paradossale di tutti. Il nome del personaggio sembra sia ispirato dalle parole 'cocco bello' utilizzate spesso sulle spiaggie dai venditori ambulanti di cocco. L'ambientazione è quella classica fatta di piccoli villaggi in legno ricchi di saloon, di strade affollate e sconfinate praterie o deserti; anche gli indiani (come l'improbabile razza Ciriuacchia) non mancano e soprattutto non mancano i banditi. Tutto sembra essere stravolto e sovvertito dall'umorismo spiazzante e beffardo di Jacovitti.

E così diventa facile che gli indiani parlino un dialetto simil-napoletano, che le città visitate dal nostro eroe abbiano nomi del tipo Parapaponzy-City e che magari per raggiungerle, bisogna attraversare stati come il Minnesòreta.

La violenza presente in ogni tavola (morti e feriti non mancano nei fumetti di Coccobill) viene stemperata dall'inarrestabile umorismo del grande Jack (Jacovitti). Coccobill è un pistolero tutto d'un pezzo, pronto a mettersi alla ricerca di banditi e rapinatori (ma non è uno sceriffo, né un cacciatore di taglie). Abilissimo con le pistole ma svelto anche con le mani riesce sempre ad ottenere quello che vuole.

Nonostante sia un vero duro, temuto e rispettato, ha i suoi lati sensibili e così, quando lo vedrete avvicinarsi al bancone del saloon non vi aspettate di sentirlo ordinare una birra o magari un whisky; molto più probabilmente chiederà una semplice camomilla o, al peggio, una camomilla al burro. Solitamente la cosa provoca inarrestabili risate agli altri avventori del saloon almeno fin quando il nostro eroe non rende nota la sua identità.

Si accompagna al fido cavallo, Trottalemme (che verrà chiamato per nome solo a partire dal 1965), anch'esso molto abile e sempre pronto alla battuta dissacrante ( il cavallo di Coccobill parla ma la cosa non ci sorprende all'interno di un fumetto che fa della follia e del surrealismo la sua carta vincente).

Un altro personaggio che compare più volte nel fumetto è la maestrina Osusanna Ailoviù (o anche OSusanna Pulastrell), spasimante non ricambiata del cowboy.

Dopo l'originaria pubblicazione su Il Giorno dei Ragazzi, Coccobill ha proseguito le sue avventure su numerose altre testate dedicate ad un pubblico giovane ( dal Corriere dei Piccoli al Corriere dei Ragazzi, il Giornalino e TV Junior) ma ha fatto anche qualche capatina su riviste d'autore come Comic Art.

Tra le tante collaborazioni con Jacovitti, vanno segnalati Ned Bajalica e Luca Salvagno che parteciparono alla realizzazione dell'ultima storia pubblicata (Coccobill: diquaedilà) mentre Salvagno è l'autore che, in seguito alla morte di Jacovitti avvenuta nel 1997, ha portato avanti le avventure di Coccobill. Entrambi gli autori rendono alla perfezione lo stile assurdo e sovraffollato di Jacovitti anche se resta evidente la differenza del tratto.

Il fumetto ha avuto un primo avvicinamento al mondo dell'animazione all'epoca di Carosello, quando furono realizzati dei brevi spezzoni animati realizzati dai fratelli Pagot per pubblicizzare dei gelati. Più di recente, a partire dalla fine degli anni novanta, sono state realizzate vere e proprie serie a cartoni animati delle avventure di Cocco Bill. Nel 2001 vengono prodotti 52 episodi da 13 minuti ciascuno grazie a Pierluigi de Mas a cui faranno seguito nel 2004 altri 52 episodi che consacrano definitivamente Cocco Bill tra gli eroi dell'animazione cinematografica.