copertina di Be safe
Xavier-Laurent Petit

Be safe

Rizzoli narrativa
Rizzoli, 2011
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Barricati nel loro garage diventato sala prove, Oskar e il fratello maggiore Jeremy passano ore e ore a pestare su chitarra e basso, sgolandosi per imitare al meglio Sex Pistols e Clash. Jeremy ci crede davvero, anche perché ha lasciato presto la scuola per trovarsi un lavoro e farsi indipendente dalla famiglia, e vede in quella micro band un futuro. Ma sono ormai due anni che cerca lavoro invano, e le sue settimane scorrono inutili, con il solo conforto della musica. Un giorno però due uomini in uniforme militare lo avvicinano, e gli propongono un contratto nelle forze armate: se vorrà, imparerà a fare ponti e altre cose utili, senza nemmeno dover toccare le armi. Lui ci pensa, e quando comunica alla famiglia di aver firmato un accordo ben pagato per quattro anni, il padre sbianca, incredulo e disperato, e smette di parlare. Rifiuta persino di salutarlo quando parte con altri giovani del paese per la sua nuova vita.

Oskar si convince presto che quel padre bonaccione, carrozziere allegro e vitale nonostante una brutta invalidità alla gamba, dovuta a chissà cosa, in tutta probabilità nasconde un segreto, qualcosa di enorme nel suo passato che non ha mai voluto rivelare a nessuno.

E in effetti, ben occultati nella sua officina, ci sono documenti, lettere, annunci funebri che raccontano di una vita incompatibile con quella del padre che conosce, e vecchie fotografie che lo ritraggono che fanno venire i brividi. Stordito da quello che ha scoperto e dall'assenza dell'inseparabile fratello, Oskar riprende a suonare. Per fortuna trova sulla sua strada Marka, una giovane chitarrista con una voce formidabile, anche lei con un fratello appena arruolato, pronta ad accompagnarlo nella sua discesa agli inferi.