copertina di Alta fedeltà

Alta fedeltà

“È da quando ho quattordici anni che ragiono con le viscere. E per dirla tutta, ma che resti fra voi e me, adesso ho capito che nelle viscere c’è materia fecale, non cerebrale.” La vita di Rob, trentacinque anni suonati, non è meravigliosa ma neanche da buttare via. Normale. Questa normalità vacilla quando è alle prese con l’amore. Laura lo ha appena mollato, dopo tre anni e una convivenza, e lui non si rassegna. Vuole indagare il motivo, le circostanze e le cause del suo eterno “essere scaricato”. Comincia a riflettere sul passato: vecchi amori, importanti e decisivi, ma pur sempre andati. Stila una classifica, dalla prima ragazza a cui ha rubato poche ore e solo un bacio, in fondo aveva appena dodici anni, all’ultima che pensava addirittura di sposare. Ne esce un romanzo ironico, divertente e struggente dove le debolezze a volte diventano l’unica forza per scommettere sul proprio futuro, cercando di riconquistare la donna che ci ha fatto sognare. Questo è un libro che va ascoltato e visto. Prendete carta e penna e ascoltate le canzoni citate e i film ricordati da Rob. Un libro fatto di compilation e classifiche: quali sono i peggiori artisti della storia? U2, Pink Flyod, Beatles…Julio Iglesias! A voi la scelta.