Xanadu2011

Il buio oltre la siepe
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  • Il buio oltre la siepe - Xanadu festa finale 2011

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  • Concorso e Tema

    Ogni lettore deve leggere almeno 3 libri tra quelli proposti, e compilare una scheda valutativa presente su internet.
    Alla fine dell'anno ogni classe deve aver presentato almeno 2 schede per ogni libro indicato in bibliografia.

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  • Cos'è Xanadu

    Xanadu. Comunità per lettori ostinati è un progetto per ragazzi basato su libri, fumetti, musica e cinema.
    Si rivolge agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, e propone anche una sezione speciale per le terze medie.
     
    Nasce nel 2004 a Bologna da un'idea di Hamelin Associazione Culturale ed è realizzato in collaborazione con alcune biblioteche e scuole della regione, per poi allergarsi negli anni successivi.

    Oggi sono numerose le affiliazioni sul territorio nazionale: una rete che collega diverse scuole medie e superiori, biblioteche scolastiche, comunali e di quartiere, in un percorso culturale che intreccia le diverse forme d'arte e di raccontare storie.
    È in sostanza un tentativo di mettere in comunicazione pensieri e riflessioni di ragazzi dai 13 ai 16 anni di tutta Italia.

    Sin dal nome, affascinante e allusivo, Xanadu fa pensare a società segrete e a luoghi inaccessibili: del resto i lettori stessi sono misteriosi, diversi da tutto il resto.
    Xanadu è anche un luogo utopico, una zona onirica in cui si possano ritrovare sogni collettivi possibili e impossibili: una comunità per lettori ostinati, appunto, in cui ci si possano scambiare consigli e informazioni e si possa riflettere su temi e su mezzi espressivi che sembrano dimenticati dal modo di vivere dei nostri giorni.

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  • test

  • Il selvaggio

    La vita di Blue è stata strappata in due da un episodio così terribile che, per quanto il ragazzo l’abbia cercata, nessuna parola è finora riuscita a descrivere i sentimenti che ha provato. Il padre di Blue è infatti morto improvvisamente. Ora è lui l’unico uomo in casa, e deve cercare di essere di aiuto alla mamma e alla sorellina Jess. La psicologa della scuola, la signora Molly, sostiene che scrivere quello che prova potrebbe aiutare Blue a sopportare meglio la nuova situazione; ma come si può descrivere come ci si sente, quando non esistono le parole per farlo??? A soccorrere il ragazzo saranno, allora, le immagini. La sua fantasia lo porterà, infatti, a disegnare la bizzarra figura di un ragazzino selvaggio, il quale non è in grado di parlare, eppure sa istintivamente distinguere una persona buona da una cattiva. Proprio guidato da questo istinto il selvaggio compirà le più strane avventure. Ma cosa potrebbe succedere se egli prendesse vita realmente? E se compisse efferati omicidi?
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  • L'amore secondo Ismaele

    Ismaele Lesogne è convinto di essere affetto da uno strano morbo. I sintomi sono talmente strani che per ora lui stesso sembra esserne l’unico affetto. Per questo il ragazzo ha deciso di parlare di “Sindrome di Ismaele Lesogne”. Questi disturbi possono arrivare a un tale punto di gravità, che semplici domande quali: “Come ti chiami?” o “Come va?”, potrebbero risultare totalmente incomprensibili per Ismaele, e portarlo, per qualche assurdo motivo, a dare risposte completamente sbagliate. A dire il vero, episodi simili non capitano sempre, ma più che altro quando a porgere le domande è la ragazza più bella e sensuale che Ismaele abbia mai visto, Kelly Faulkner. Ora il problema è: come può un ragazzo timido e impacciato come Ismaele, conquistare l’attenzione della meravigliosa Kelly, per di più già fidanzata con Brad, copia sputata del famoso attore omonimo?? Nonostante l’impresa paia impossibile, fedele alleato di Ismaele sarà l’inseparabile e divertentissimo amico Orazio. Contemporaneamente, anche il Signor Lesogne si arrovella in un complicato dilemma: è appropriato, a ormai vent’anni di distanza, riunire per un grande concerto la vecchia band musicale dei Dugonghi, di cui egli stesso era un componente, o il fallimento sarebbe assicurato?? Le vicende del padre e del figlio si intrecceranno profondamente nel corso della storia.
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  • Fire

    Il suo potere era anche il suo fardello, e lo accettava. Non tutti i figli erano come i padri: ognuno sceglieva che tipo di persona voleva essere. Nella lontana Valle al di là dei Sette Regni vive una giovane ragazza, Fire dai lunghi e splendenti capelli rossi. Unica umana rimasta dalle sembianze mostruose, come il padre terribile guerriero, sadico, violento e assassino con il potere di leggere nella mente, il suo dono è un irresistibile fascino, una bellezza di fuoco, per lei bestie e uomini si uccidono. Contesa, braccata diventa una preda ambita e per questo deve nascondersi e fuggire fino a quando si costringe, nonostante la paura, a difendere il regno da una terribile minaccia. Con l’aiuto di un fidato e buon amico, Arciere, e con il principe Brigan leale e buon guerriero, Fire intraprende un lungo e pericoloso cammino che la vedrà costretta a dimostrare di non essere il pericoloso mostro che tutti credono, verso una nuova vita. Booktrailer http://www.youtube.com/watch?v=IEiijD-tV5M&feature=related
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  • La rivoluzione non è un pranzo di gala

    La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra. Ling ha nove anni quando il pericolo inizia a bussare alle porte di inermi e sorpresi cittadini cinesi. Ha inizio la Rivoluzione Culturale, un momento fondamentale per la Cina, un momento di cambiamento, di crisi e di paura. Uomini, donne, anziani e bambini devono attenersi scrupolosamente alle regole del nuovo ordine, obbedire senza ribellarsi altrimenti le guardie rosse ti portano via, lontano, e a volte non si torna più indietro. Ling cerca di abituarsi ai nuovi vestiti, ai cibi poveri, ad avere i capelli corti, a stare spesso in silenzio, a subire ogni vessazione perché considerata viziata e borghese dai suoi compagni di scuola, a non dare più retta ai vicini perché potenziali spie del governo, ma quando il padre, noto medico, scompare intuisce che la rivoluzione, la tanto acclamata rivolta non ha senso se a pagare è il popolo, quel popolo che ha portato il Paese al cambiamento. A Ling non resta altro che pensare a come raggiungere il Golden Gate insieme alla sua famiglia, inizia a provare rabbia e non più solo paura.
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  • Genesis

    Io sono il mezzo attraverso il quale l'universo è arrivato a conoscere se stesso. Io sono la cosa che nessuna macchina potrà mai fabbricare. Io sono il significato. Anax studia da mesi e si prepara da una vita per quest'esame. Vuole entrare in Accademia. Vuole trasmettere tutta la passione che la muove e tutto l'impegno che l'ha condotta fino a lì. La scelta dell'argomento da presentare alla commissione è per Anax inevitabile, si tratta di Adam un giovane ribelle che ogni bambino ha studiato già dalle prime classi. Può sembrare scontato ma c'è qualcosa in questo personaggio che ancora deve venire alla luce. Inizia la prova e si trova di fronte tre esaminatori mai visti prima. Il colloquio dura cinque ore, ogni ora viene interrotta e fermata, le viene concessa una pausa. Dalle pagine , indirettamente, ci arriva la storia di Anax e della sua Era che lei stessa definisce la migliore possibile. Dalle sue parole si delinea una società chiusa e controllata, dove i concetti di verità e di storia hanno assunto significati arbitrari. Nella protagonista percepiamo però una fiducia pura e intatta perché protetta. Il romanzo si sviluppa esattamente come un esame, a ogni domanda arriva una risposta e come ogni esame tiene fermi sulla sedia in attesa di un verdetto che sembra assomigliare molto ad un successo. Ma Anax scopre di non sapere tutto e di non immaginare tutto. Seguire le sue risposte fa venire voglia di indagare e di conoscere una storia a fondo, perché da ogni storia, ancora e sempre, puoi rimanere sorpreso, coinvolto.
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  • Noi, ragazzi dello zoo di Berlino

    Volevo finalmente farmi il primo buco. Sniffando l’effetto arriva lentamente. Col buco invece è una martellata. Cristiane ha sei anni quando dalla campagna si trasferisce insieme ai genitori e alla sorellina nella grande città di Berlino. Ha grandi speranze ma lei è piccola e non riesce a comprendere i giochi e i difficili rapporti con gli altri bambini. Inoltre il quartiere in cui abitano non offre spazi per giocare o per incontrarsi. Il padre, disoccupato, diventa sempre più violento e la madre non riesce a ribellarsi alla situazione e così lei inizia a crescere sperimentando la totale ribellione e indifferenza agli adulti che l’hanno tradita. A scuola è spesso distratta e tutto per lei non sembra avere molto senso fino a quando, insieme ad una amica, diventa una assidua frequentatrice di un locale dove incontra ragazzi più grandi che inizia a rispettare e ad imitare. Il gruppo di amici diventa la sua famiglia e sarà molto importante per la sua formazione. Christiane inizia a fumare hascisc, a prendere LSD, efedrina, mandrax e altri psicofarmaci fino ad arrivare all’eroina ad appena quattordici anni. Per il buco inizia a prostituirsi, a rubare e a mentire non solo agli altri ma soprattutto a se stessa. Il tunnel dell’orrore è appena iniziato.
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  • Hunger games

    Un reality show, il peggiore che sia stato mai inventato. Può essere paragonato solo ai tremendi L’uomo in fuga e La lunga marcia di Stephen King: gli Hunger Games sono imposti dall’alto, dal governo centrale che controlla in maniera dispotica i 12 distretti, e nessuno può sottrarsi. Anzi, bisogna festeggiarli, accoglierli con gioia come fossero Olimpiadi. Ogni anno vengono sorteggiati in diretta TV due “tributi” per distretto, che vengono poi truccati e preparati da costumisti come in uno stupido show, costretti a mentire come attori per conquistare gli sponsor, e fatti sfilare assieme agli altri, tra l’ovazione del pubblico e le bandiere. I 24 tributi, ormai condannati, sono poi condotti in una zona lontana e segreta, con boschi, torrenti, montagne, dirupi, con telecamere nascoste ovunque e nessuna possibilità di scappare o nascondersi. Il gioco ha inizio: devono uccidersi a vicenda, come antichi gladiatori. La lotta può durare giorni, settimane, a seconda dell’abilità dei concorrenti, che possono gareggiare da soli o costituirsi in gruppi; però alla fine potrà rimanerne in piedi solo uno, il campione. Gli altri vanno considerati sacrifici per l’intrattenimento della comunità e la ferocia del regime. Un particolare: i tributi sono sorteggiati solo tra gli adolescenti.
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  • Tenerezza

    Lori ha quindici anni, un corpo prorompente e quando si fissa con un ragazzo deve assolutamente baciarlo. Anche se si tratta di un cantante famoso. E se la sua fissa fosse per un assassino? Eric ha 18 anni, un sorriso bellissimo ed è appena uscito di prigione per aver ucciso la madre e il patrigno. E il detective Proctor è convinto che non abbia alcun rimorso. Lori vede Eric al telegiornale e decide che sarà lui il prossimo ragazzo da baciare, anche se ha assassinato i genitori. Anche se è sospettato dell'omicidio di altre due ragazze. E anche se nello sguardo del ragazzo c'è qualcosa di inquietante. Perché Lori ha bisogno di affetto, di tenerezza, quasi quanto Eric. Ma qual é per lui il significato della parola tenerezza?
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  • Bianco su nero

    Sono un eroe. È facile essere un eroe. Se non hai le braccia o le gambe, o sei un eroe o sei morto. Ruben è spagnolo ma nasce in Russia nel mezzo della guerra fredda, non può usare le braccia e neppure le gambe, dalla nascita, a causa di una paralisi cerebrale, può muovere solamente due dita. Trascorre la sua infanzia da un orfanotrofio a un altro, pensando in continuazione ad un futuro che potrebbe essere addirittura peggiore. Di peggio ci sono gli ospizi, istituti in cui aspettare la morte che nel giro di due anni arriva. La madre e il nonno non inviano pacchi e lettere, Ruben non riceve visite e da solo deve trovare il modo di sopravvivere a tutto questo inferno, un sistema potente che isola chi non rientra nelle aspettative di chi detta le leggi. Ma nonostante il dolore e le privazioni, Ruben racconta di figure che hanno dato forza ai giorni, di un tempo lunghissimo, gli amici che si incontrano, la generosità che non ci si aspetta e diventa la forza del quotidiano. Ruben, quasi senza volerlo, va avanti e ci insegna che con due dita si può comunque prima afferrare le cose e poi esplorare il mondo.
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  • L’incubo di Hill House

    Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant’anni… qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola. Il professor Montague, antropologo, decide di intraprendere una ricerca particolare per analizzare la presenza di fenomeni paranormali. A fare da assistenti/cavie all’esperimento due donne e un giovane uomo: Eleanor, Theodora e Luke. La meta per la ricerca è una vecchia villa, da tempo disabitata vicino alla soporifera cittadina di Hillsdale, da tutti conosciuta come Hill House. Quando Eleanor, donna pacifica probabilmente affetta da telecinesi, arriva a varcare la soglia della dimora sente su di sé un grave peso, una premonizione fatale: la drammatica consapevolezza che qualcosa di abominevole e malvagio non lascerà andare nessuno di loro. Nonostante l’attanagliante paura che invade tutti dopo la prima notte e nonostante i ripetuti episodi dove porte e finestre si chiudono inaspettatamente e dove gli oggetti cambiano di posto e dove le camere si perdono nei vari corridoi facendo perdere l’orientamento a chiunque, Eleanor, Theodora, Luke e il professore persistono nell’esperimento. Fino a che punto la mente umana è in grado di spingersi per provare a se stessa che la realtà non può essere manipolata? Quanto odio, rabbia, senso di colpa un essere umano può sopportare prima di impazzire? Quando si è sicuri di avere superato la soglia tra il reale e il paranormale? Quanti incubi può far vivere Hill House?
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  • IT

    Il puzzo della sporcizia e quello dell’umidità e quello di verdure marcite si fondevano in un unico tanfo ineluttabile e inequivocabile, il tanfo del mostro, apoteosi di tutti i mostri. Era l’odore di qualcosa per cui non aveva trovato un nome: l’odore di It, acquattato nel buio e pronto a spiccare il balzo. Una creatura che avrebbe mangiato di tutto, ma specialmente affamata di carne di bimbo. La tranquilla e sonnolenta cittadina di Derry, nello stato del Maine, è vittima di strani avvenimenti, solo un gruppo di sette bambini si accorge di quello che sotto la città vive e che tiene prigioniera da centinaia di anni la vita degli abitanti. Sono loro i piccoli eroi, ribattezzati sotto il nome di Perdenti, a cercare la bestia, colei che non ha forma, non ha nome, ma che entra attraverso gli incubi della gente in ogni casa. Il simbolo della Paura, quella paura che ti prende quando sei in casa da solo e all’improvviso le luci si spengono e da sotto il letto si sente un lento e continuo rumore di risucchio; la paura del buio, di creature notturne, di assassini di bambini. Nessuno mai ha sconfitto It perché gli adulti non credono nella magia, ma i Perdenti vedono e sentono il mostro, per loro non è un gioco ma pura e semplice sopravvivenza.
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  • La strada

    Quando sognerai di un mondo che non è mai esistito o di uno che non esisterà mai e in cui sei di nuovo felice, vorrà dire che ti sei arreso. Capisci? E tu non ti puoi arrendere. Io non te lo permetterò. Iniziamo a leggere il libro e non capiamo in che anno siamo. dove ci troviamo. Cosa c'era prima, tanto meno cosa possiamo trovare dopo. Scopriamo un padre e un figlio. Un uomo e un bambino che camminano all'erta per strade vuote e pericolose, spingendo un carrello per la spesa che contiene la loro vita e il necessario per proteggerla. Un mondo apocalittico e nudo, grigio, senza luce e in cui l'umanità non fa altro che nascondersi da sé stessa. Questo è quello che gli occhi del padre e del bambino possono vedere, nulla a cui aggrapparsi, il freddo e i fantasmi degli altri uomini da cui continuare a difendersi. Viaggiano verso sud in cerca di calore quanto di speranza. Qualunque rumore, qualunque impronta può rivelarsi un nemico da allontanare, gli altri non devono essere toccati, avvicinati. Il padre mantiene le distanze con il mondo, argina le lacrime del bambino. Il figlio, che continua a sentire l'istinto di aiutare, avverte, senza che nessuno glielo abbia mai insegnato, che il mondo è ancora abitato da qualche creatura buona e che da qui, solo da qui, si può ripartire. McCarthy racconta un viaggio e un legame d'amore attraverso la desolazione e le ombre, non lascia trapelare che una luce fioca, ma negli occhi del bambino che spera e in quelli del padre che protegge colpisce il fuoco dell'amore per la vita, anche quando questa vita non la si è ancora conosciuta.
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  • La rete a maglie larghe

    Quando verrò scarcerato oppure otterrò un permesso, pensava, andrò alla sua tomba e mi ci siederò accanto. Con tanto di vino e di sigarette. Delitto, castigo, grazia. Delitto, castigo, grazia. Che importanza aveva se si veniva puniti per qualcos’altro? Condannatemi! Condannatemi a una pena dura, ma fate in fretta! Janek Mattias Mitter si sveglia con un gran mal di testa e una sgradevolissima nausea che lo costringe a correre in bagno per vomitare. Il bagno però è chiuso dall’interno. Janek lancia improperi contro la moglie chiusa in bagno, ma quest’ultima non ne vuole sapere di aprire. L’uomo ormai al limite della pazienza scardina la porta ed entra, la moglie è riversa nella vasca da bagno, morta! Iniziano le indagini e i sospetti cadono su Janek che tra l’altro non ricorda assolutamente nulla di quello che è successo la sera precedente. Rammenta soltanto di aver passato una bellissima serata con la vittima, di aver cenato e bevuto molto vino con lei, poi più nulla. Ma Janek è anche irremovibilmente certo di non aver ucciso sua moglie e continua a proclamarsi innocente. A un certo punto dell’indagine il commissario Van Veeteren inizia a credergli e a chiedersi come mai Janek non voglia collaborare e accetti passivamente gli attacchi dell’accusa. Cosa nasconde quell’uomo? Perché non vuole difendersi, anche se sa benissimo che così facendo finirà in carcere?
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  • Il corvo e altre poesie

    Avete presente il mitico film Il corvo con Brandon Lee, che morirà misteriosamente sul set? E magari qualche appassionato si sarà pure andato a cercare il vecchio fumetto di James o’Barr, del 1988? Ebbene, da dove pensate che abbiano tratto l’ispirazione questi signori, se non da questa lunga poesia, che ha più di un secolo e mezzo, del più grande scrittore del terrore di sempre? I versi mettono i brividi, un po’ per la storia che raccontano, un po’ perché Poe gioca coi suoni delle lettere, e con questi crea un’atmosfera cupa e disperata, adatta a rappresentare lo stato d’animo del protagonista: un uomo affranto per la morte della donna amata, che sente rumori venire dalla notte. Apre la porta, e c’è solo il buio. Poi entra un corvo, che ripete senza sosta il suo verso, e pare che dica: mai più. Mai più. La poesia è così nota che la troviamo anche nel primo special di Halloween dei Simpsons, e c’è una canzone dei Queen che si chiama proprio “nevermore”, ispirata al verso del corvo. C’è anche chi ha fatto un bel lavoro di montaggio sulla poesia, con musica e immagini di grande effetto: lo potete trovare qui: http://www.youtube.com/watch?v=OWBpug9HJhs
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