xanadu2006

  • VIENI AI SIMPOSI!

  • GIORNATA DI STUDI XANADU

  • CLASSIFICA FINALE

  • il sito verrà aggiornato a breve con informazioni sulla 3° edizione

  • bibliografia 2006-07

  • Archivio

  • Il grande gioco

    L’iniziazione di un eroe Kit Watson si è appena trasferito in una nuova città, è solo e senza amici ma fin da subito scopre il segreto che molti ragazzi della zona nascondono: di pomeriggio, in una tana sottratta alla vista degli adulti, si raccontano storie di paura, di fantasmi nascosti nelle viscere dell’antica miniera abbandonata e mettono in scena un gioco, il gioco della morte. John Askew, il leader della banda, con un carattere violento, ma con una forte passione per il disegno, decide che anche il nuovo arrivato deve partecipare perché lui è l’anello mancante. I ragazzi, infatti, sono tutti discendenti di un tragico evento: alcuni bambini sono rimasti uccisi dal crollo di una area della miniera anni prima e adesso questi giovani devono riuscire a ritrovare il loro passato, devono decifrare i segreti di una città che sembra aver dimenticato i suoi morti. Saranno Kit e John, diversi per carattere e situazione familiare, a legare di più e a sentire la necessità di un intervento: dopo aver partecipato al gioco della morte Kit inizierà a vedere strane ombre. Voci di bambini lo chiamano nel cuore della notte, particolari presenze lo seguono fino a casa e solo un luogo è in grado di spiegare quelle visioni inattese; per sapere, per vedere veramente si deve scendere nel cuore della città, nelle profondità ormai dimenticate dai grandi: la miniera chiama i ragazzi, li vuole conoscere. Avranno la forza di affrontare le tenebre, riusciranno da soli a scoprire il segreto dei morti, e poi verranno ascoltati dagli adulti?
    Vai al dettaglio
  • Margherita Dolcevita

    Una paladina contro la società moderna Margherita Dolcevita ha quasi quindici anni, occhi blu, capelli biondi ricci, qualche chilo di troppo e un problema al cuore, che ogni tanto perde un colpo. La sua vita scorre tranquilla in una villetta alla periferia della città, unica isola di verde miracolosamente risparmiata dal cemento, in compagnia del padre pensionato, Fausto, che si diletta a riparare vecchi oggetti, della madre Emma, casalinga e avida spettatrice di soap opera, del fratello maggiore Giacinto, diciottenne, infestato dai brufoli, e del fratello minore, Erminio detto Eraclito o anche il dito da videogioco più veloce del West. Non mancano un nonno saggio che si chiama Socrate e il cane Pisolo. La quiete di questa famiglia bizzarra viene sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini di casa ricchissimi, supertecnologici e alla moda, vittime del consumismo e del più sfrenato arrivismo. Sono i Del Bene: padre affarista, sempre sorridente e con una fluente chioma trapiantata, madre elegantissima e nullafacente, che colleziona oggetti di ogni sorta, tutti rigorosamente inutili, una figlia teenager con fisico da pin up e un figlio, Angelo, misteriosa pecora nera allontanata dalla famiglia. I Dolcevita cadono vittime del fascino potente e deleterio dei Del Bene e a poco a poco finiscono per cedere alle lusinghe di uno stile di vita fondato sul culto del benessere materiale, della bellezza esteriore e sul rifiuto di tutti coloro che sono ai margini della società: poveri, anziani e extracomunitari. Ma Margherita intuisce l’esistenza di un piano diabolico e reagisce alla grave minaccia con l’aiuto della “Bambina di polvere”, la sua amica invisibile, fantasma della brutalità della guerra.
    Vai al dettaglio
  • Marvels

    Supereroi con superproblemi Marvels è un racconto di supereroi che può piacere anche ai non appassionati, persino a chi non legge comunemente fumetti. Certo ci si può anche divertire a ripercorrere la storia di tutti i principali personaggi della Marvel, dall’Uomo Ragno ai Fantastici Quattro, da Silver Surfer agli X-Men, che qui vengono ripresi al momento della loro prima apparizione o in episodi celebri e rinarrati per l’occasione. Ma il libro è prima di tutto una riflessione su cosa sono gli eroi, sulla loro eccezionalità ma anche la loro minaccia. Il punto di vista del racconto, infatti, non è quello del paladino in maschera, ma quello dei comuni abitanti di New York, che vedono improvvisamente comparire e combattere uomini dai poteri eccezionali, che potrebbero in poco tempo e con poca fatica conquistare o distruggere la città. Cosa fare allora? Abbandonarsi alla fiducia, sperando che essi si schierino sempre dalla parte del bene, o vivere nell’incubo di essere schiacciati una volta per sempre? Un dubbio che costantemente accompagna il giornalista che narra la vicenda e insegue gli eroi in caccia di notizie. Tutto è splendidamente raccontato con le vignette dipinte di Ross, vera e propria pittura a fumetti.
    Vai al dettaglio
  • Silenzi

    L’Eroina che resiste con la poesia “ In casa ero la più piccina_/ Mi ero scelta la stanza più piccola _/ Di notte, la lampada e il libro -/ e un geranio/” Così si racconta Emily all’età di trentadue anni, due anni dopo la sua scelta di non uscire più dalla propria stanza né di notte né di giorno. Ad Amherst si era creato intorno alla sua figura una leggenda: si raccontava che da quindici anni una signora sempre vestita di bianco, chiamata dalla gente il “Mito”, si era rinchiusa in una stanza e nessuno era più riuscito a vederla, se non qualche bambino a cui ogni tanto si mostrava. Ma decidere di avere una “stanza tutta per sé” non è per Emily un rifiuto del mondo e una rinuncia a vivere. Anzi la sua posizione la porta a rendere più intensa l’attenzione per tutto ciò che il mondo esterno le offre e la aiuta a dare voce poetica alle proprie paure e alle proprie emozioni, a se stessa. La sua solitudine diventa così un atto eroico, quello di chi ha deciso di non sprecare la propria vita spendendola in parole inutili, ma di concentrarsi solo su quelle davvero necessarie, quelle stesse che scriveva giorno dopo giorno, notte dopo notte su pagine bianche, magari sul retro di fogli già scritti o di buste intestate, a volte anche al loro interno.
    Vai al dettaglio
  • Una voce dal lago

    O il sogno o il destino Perché gli scrittori fanno tutto facile quando la vita non lo è?- chiesi a voce troppo alta.- Perché non dicono la verità? Perché non dicono che aspetto ha un porcile dopo che la scrofa si è mangiata i suoi piccoli? America 1906: Mattie deve occuparsi di tre sorelle, del padre e della fattoria, come ha promesso alla madre prima della sua morte. Ma Mattie ama leggere e il suo sogno è di diventare scrittrice, andare all'università a New York dove ha vinto una borsa di studio grazie all'aiuto della sua insegnante. Che fare? Occorrono soldi per il viaggio e una sistemazione nella grande città. Potrebbe aiutarla la zia che la tratta come una donna di sevizio; o lo zio che ritorna con un piccolo gruzzolo, li fa divertire e mangiare a sazietà, ma poi sperpera tutto in una grande ubriacatura… La vicenda di Mattie si intreccia con un caso vero di omicidio. La ragazza, leggendo le lettere che la vittima le ha affidato prima di morire, ritrova la forza per compiere la sua scelta di vita...
    Vai al dettaglio
  • Un anno terribile

    Signore, ti sono sfuggite le cose di mano? “Con la pioggia o col sereno c’erano delle forze al mondo che cercavano di distruggermi. Dominic Molise, mi dissi, aspetta un attimo. Sta andando tutto secondo i tuoi piani? (…) Signore, che sta succedendo? Non ho chiesto io di nascere. (…) Stai giocando con me? Ti sono sfuggite le cose di mano?” Dom è basso e brutto, povero in canna per la Grande Depressione, e vive in un paese minuscolo degli Stati Uniti; il padre è disoccupato, pieno di debiti, guadagna il pane giocando qualche partita a biliardo al bar. Ma Dom, che sta per diplomarsi, sa di avere un dono: il Braccio. Il suo magnifico braccio sinistro, che lo porterà, ne è convinto, a giocare per i Chicago Cubs e a diventare il più grande lanciatore di baseball che si sia mai visto. Il problema è che non ha soldi nemmeno per comprarsi una palla per allenarsi, e soprattutto che il padre, che ride dei suoi sogni, non vede l’ora che finisca la scuola per seguire con lui il suo vero destino, deciso da una tradizione secolare di famiglia: fare il muratore.
    Vai al dettaglio
  • Sirena

    Il coraggio di ricominciare All’età di sedici anni, durante una vacanza in Liguria, Barbara si tuffa in mare, ma sul fondale c’è un grosso sasso. Subisce un colpo che le lesiona la quinta vertebra cervicale. Comincia così una strada lunga e dolorosa fatta di operazioni, di terapie e di riabilitazioni. E soprattutto inizia l'osservazione della graduale nascita di un particolare amore per il proprio corpo colpito, e di un'attenzione ai gesti, ai movimenti, considerati ogni volta come una conquista importantissima. L'elemento che maggiormente colpisce in questo libro intenso e mai autocommiserativo è la carica di affetti che ha sempre accompagnato anche i giorni più cupi di Barbara. Prima di tutti i genitori, che non hanno mai cessato, anche nei momenti peggiori, di incoraggiarla, starle vicini, assisterla e accudirla con rispetto e tenerezza, ma anche con la forza necessaria a sostenerla quando la fatica del recupero poteva spingerla alla resa. Poi i compagni di scuola, i coetanei, che hanno sofferto empaticamente per quanto le era successo, incapaci talvolta di contenere l'emozione e il dolore, ma fermamente decisi a non escluderla mai dal gruppo, a farla sentire sempre e comunque una ragazza parte di una classe, sia attraverso visite frequenti sia con lettere e contatti, quando Barbara era in una clinica in Germania per perfezionare le cure riabilitative.
    Vai al dettaglio
  • Neve in agosto

    L’incontro tra due “piccoli” eroi Il giovane Michael Devlin è svegliato un sabato mattina da una tremenda luce filtrante dalle finestre della sua stanza: è la neve, attesa, perché ormai siamo vicini al Natale, e foriera di infiniti giochi all’aperto. Quel giorno però sarà diverso, incontrerà per caso sulla sua strada un vecchio rabbino, strano e misterioso come il personaggio di un libro, come un guardiano di segreti. Michael intuisce che quell’uomo sarà la fonte di nuove avventure e di terribili misteri da affrontare. Nasce una bellissima amicizia: il ragazzo insegna al vecchio le regole del baseball e il coraggio del primo giocatore di colore in campionato: Jackie Robinson. Il rabbino gli svela alcuni enigmi della cabala ebraica insegnandogli l’antica lingua yiddish. Ma a Brooklyn il razzismo e l’odio non mancano, il giovane di origine irlandese e l’uomo scampato per miracolo dai campi nazisti dovranno affrontare la realtà di una comunità chiusa e pronta a nascondere i suoi abitanti. Michael dovrà scegliere se continuare la sua amicizia col rabbino o derubarlo, come continuamente gli suggeriscono gli amici; fino a quando delle svastiche e delle promesse di morte vengono ritrovate sui muri della sinagoga.
    Vai al dettaglio
  • Carmilla

    La signora delle tenebre Laura e suo padre, insieme a una governante e una istitutrice, vivono in un castello in Stiria, isolato e lontano da ogni altra abitazione, presso una chiesa barocca in rovina, dove giacciono le tombe dell'estinta famiglia Karnstein. Un mattino la solitudine del castello viene interrotta dall'arrivo di una carrozza che, in seguito a un incidente, si rovescia sulla strada. Dalla carrozza escono due donne, una ragazza di diciannove anni, ferita, e una signora molto elegante che dice di essere la madre. La donna deve assolutamente ripartite mentre Laura e il padre si offrono di ospitare la ragazza fino al quando non si sarà ripresa. Quando Carmilla recupera la salute, le due ragazze ricordano di essersi sognate molte volte reciprocamente, prima di essersi conosciute. Carmilla e Laura diventano molto amiche e soprattutto è Carmilla a dimostrare senza freni tutto il suo affetto per Laura. Intanto pare ci sia nei dintorni una violenta epidemia, per cui molte ragazze muoiono dopo avere avuto paurose allucinazioni e avere provato un dolore acuto al petto. E quando Laura ha l'occasione di vedere un vecchio quadro, appartenuto ai Karnstein, vede che la donna ritratta ha una straordinaria somiglianza con Carmilla. Comincia a essere tormentata ogni notte da strani incubi,ha paura e deperisce, fino a quando, durante una visita, il medico nota che Laura ha degli strani segni sulla gola…
    Vai al dettaglio
  • La guerra sia con me

    Andarsene, alla ricerca di sè Pieno Medioevo, in un piccolo borgo fortificato. Il figlio di un ricco mercante, Rocco, è uno dei ragazzi più belli e forti della zona, e ad aspettarlo c’è un futuro già certo e invidiabile. Mentre sta per raccogliere l’eredità del padre e sposarsi con la sua meravigliosa ragazza, viene colto da una serie di dubbi. È come se qualcosa lo chiamasse, e gli chiedesse di andarsene. Rocco fa finta di nulla, ma il richiamo misterioso si fa più intenso, anche se incomprensibile. “Stava compiendo un’azione brutta, un mezzo delitto, forse, ma lo compiva felice. Non poteva non farlo.” Così, anche se tutti lo credono pazzo e cercano di fermarlo, se ne va in cerca della sua nuova vita, senza comodità e piena di incognite, e segue una compagnia di ventura che sta passando di lì. Diventa un grande guerriero, si fa accettare dal gruppo, ma qualcosa ancora non va. Il richiamo si fa sentire ancora, oscuro ma evidente. Durante un attacco ad una fattoria, invece di approfittare di una ragazza come fanno i suoi compagni, la aiuta, ma lei impaurita lo colpisce all’inguine con una falce. Passano i giorni, ma la ferita non si rimargina, come fosse appena fatta. Sembra un segnale del cielo, e Rocco decide che, finché quella ferita rimarrà aperta, se ne starà solo, a cercare se stesso e ad aiutare i disperati.
    Vai al dettaglio
  • Pirate

    Eroine complici e avventuriere E’ il 1722 e i mari sono solcati da navi mercantili e spesso portatrici di merci umane. A quel tempo le navi negriere facevano la fortuna di molti mercanti e la sfortuna di molti uomini e donne. Nancy Kington è la figlia di un capitano, fin da bambina ha sempre desiderato imbarcarsi per accompagnare il padre in giro per il mondo, ma un giorno quel sogno svanisce perché lui, che commercia in schiavi, in una terribile tempesta perde la vita, la nave e molti soldi. Lascia la famiglia in condizioni pessime, e solo un rimedio può salvare Nancy: un matrimonio di convenienza; Nancy lo intuisce, ne è angosciata e impaurita. Chi sarà l’uomo che andrà a sposare, dove la farà vivere e con che umore potrà mettersi nelle sue mani? Lei parte, lo deve fare per salvare l’impresa della famiglia, ma approdata sulle coste della Giamaica capisce il destino che altri hanno disegnato per lei: l’uomo è scontroso, rapito dalla sua bellezza ma violento con i suoi domestici, schiavi da anni in casa e nelle piantagioni. Solo una ragazza comprende il suo dolore, e insieme, pronte anche alla morte, si rivolgono a chi a quel tempo le regole non le rispettava: i pirati.
    Vai al dettaglio
  • Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano

    La crescita di un eroe Momo ha undici anni, vive a Parigi in un quartiere povero e decide di spendere per la prima volta i suoi pochi risparmi andando con una prostituta: in Rue de Paradis bastano pochi soldi per diventare un vero uomo. E’ l’inizio di una nuova vita, perché oltre a sentirsi grande adesso Momo ha un nuovo amico, monsieur Ibrahim, proprietario di un negozio di alimentari dove ogni tanto va a rubare e, con il consenso del vecchio, il furto diventa l’inizio di una amicizia fatta di confidenze e momenti indimenticabili, come l’arrivo inatteso della bellissima attrice Brigitte Bardot. Nel mondo di Momo comincia ad esserci più calore e dolcezza, con monsieur Ibrahim e i pomeriggi nel suo negozio la vita ha un sapore diverso, rispetto al gelo e alla freddezza che fino ad allora lo hanno circondato: abbandonato dalla madre da piccolo, cresciuto all’ombra di un fratello morto e mai conosciuto e con un padre assorto nell’attività giuridica e privo di gesti affettuosi nei confronti dell’unico figlio, Momo non ha mai conosciuto il calore familiare e solo adesso si ritiene fortunato. All’orizzonte si delinea un futuro roseo fino a quando l’inattesa scomparsa del padre farà di Momo un orfano costretto all’assistenza sociale, senza nessun parente e con un destino segnato dalla solitudine. Ma una situazione disastrosa può avere risvolti incredibili…
    Vai al dettaglio
  • Maus

    Tornare dall’inferno Probabilmente Maus è uno dei dieci fumetti più importanti di sempre, perché aprì questo linguaggio a territori ancora mai esplorati. Spiegelman ha voluto raccontare la storia dei suoi genitori, della loro vita ad Auschwitz durante il Nazismo. Era la dimostrazione che il fumetto poteva raccontare qualsiasi cosa, senza limitarsi ai generi tradizionali, siano essi quello avventuroso, comico o di supereroi. Dopo Maus, il fumetto può affrontare la Storia, anche quella più tragica e dolorosa della dei Lager e dello sterminio degli Ebrei, mescolando la documentazione storica scrupolosissima e l’invenzione di trasformare i personaggi in animali: topi gli Ebrei, gatti i nazisti. Ma può anche raccontare le emozioni e i piccoli fatti della nostra quotidianità, il difficile rapporto tra Art e il padre, la difficoltà dell’autore di trovare una forma adatta per raccontare una vicenda così pesante, senza scadere nella commozione fine a se stessa, né nella rappresentazione stereotipata. Il fatto che il libro fu premiato con il Premio Pulitzer, dato per la prima volta ad un fumetto, è la dimostrazione che Spiegelman è riuscito nell’intento.
    Vai al dettaglio
  • Uomini e topi

    Gli eroi della polvere Campagne della California, Grande Depressione. George cerca lavoro con il suo amico Lennie, un gigante scemo, buonissimo e assolutamente irresponsabile. Di tanto in tanto Lennie si innamora dei topolini che trova per strada, se li mette in tasca e li accarezza, ma non ha mai imparato a calibrare la propria incredibile forza, e regolarmente si ritrova in mano cadaverini pelosi che George è costretto a strappargli e a lanciare via. Il loro sogno segreto è mettere da parte un po’ di denaro per riuscire, prima o poi, a costruirsi una fattoria con i conigli (che sono meno fragili dei topi), e vivere il resto della vita in tranquillità. Ma intanto bisogna lavorare come muli dove si può, subendo i ricatti e le ingiustizie di padroni arroganti e senza scrupoli. I guai iniziano quando uno di loro, troppo nervoso, se la prende con Lennie e lo riempie di botte. Lui, come promesso all’amico, non reagisce, ma blocca nella sua manona il pugno del padrone, e la stringe un po’ troppo… Un classico di John Steinbeck, da cui è stato tratto anche un film con John Malkovich.
    Vai al dettaglio