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Paul ha un lavoro estivo

Paul ha diciotto anni, gli piace disegnare, suona la chitarra, ha un buon gruppo di amici, ma a scuola è un disastro. Matematica: 3, Francese: 5, Storia: 4/5, Geografia: 2, Educazione Fisica: inclassificabile! Ma proprio grazie al disegno riesce a vedere la scuola non solo come incubo quotidiano ma anche come possibilità di sfogare le sue passioni artistiche. Insieme ai suoi amici presenta un progetto al Governo che prevede la decorazione delle grigie mura scolastiche con graffiti e disegni. Il progetto passa, arriva il finanziamento, ma per Paul iniziano i problemi. Viene convocato dal preside il quale gli fa i complimenti per la bella idea ma gli dice anche che lui non potrà partecipare. Voti troppo brutti per aderire a qualsiasi progetto, anche se parascolastico. Per Paul è troppo. Infuriato il giorno dopo lascia la scuola e trova un lavoro, alienante e ripetitivo, con colleghi noiosi e insopportabili. Poi, finalmente, un telefonata. Un suo amico gli offre un altro lavoro, come educatore in un campo estivo che ospita ragazzini piuttosto turbolenti. Accetta, fa la valigia e parte per quella che sarà un’estate difficile da dimenticare.