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Oggi, ieri era domani

Henrik, tredicenne, da poco trasferitosi in una nuova città e in una nuova scuola, è alle prese con dure battaglie. Da una parte ci sono i genitori e gli adulti in genere, che ancora lo considerano un bambino e lo vorrebbero vedere giocare con il costume di Fantomas come faceva quando aveva sei anni. Non si rendono conto che per lui, ormai, ci sono cose ben più importanti. Dall’altra ci sono le ragazze, come Annie, ad esempio, così carine che è impossibile non innamorarsi di loro, ma così difficili da capire che a volte è davvero meglio rinunciarci. Ma Henrik ha un modo segreto per allontanarsi da tutto ciò e prendersi momenti di sollievo: la corsa. Henrik corre, con le gambe ma anche con la testa, perché gli piace fantasticare, vagare in mondi sconosciuti dove per un attimo lui non è più Henrik, il ragazzo nuovo, appena arrivato, ma un campione di atletica leggera che sta partecipando alla finale olimpionica dei millecinquecento metri, e ovviamente la vince. Così, tra fantasia e realtà, tra feste di compleanno, approcci con il difficile primo amore, amicizie non sempre sincere, Henrik affronterà un’altra corsa, vera, ufficiale, di fronte a tutta la scuola, durante la quale dovrà sfidare il ragazzo più veloce della scuola.