copertina di Quell’arpia di mia sorella

Quell’arpia di mia sorella

Salani, 2012

No, le cose non andavano affatto così male. Forse a volte la mamma si nasconde in garage, o entra dalla finestra, oppure Muffy infila la testa sotto la mia felpa. E allora? Se un membro di una famiglia ha stabilito che è ora di trasformarsi nella persona che vuole diventare, qualche altro suo membro può essere travolto dalla stanchezza della battaglia. Che cosa c'è che non va in questo? Certe battaglie valgono la pena di essere combattute. L'ho imparato da Estelle.

Al n°27 di Beechcroft avenue è in atto una vera e propria guerra. Estelle, ragazzina capricciosa e senza peli sulla lingua, sta facendo vedere i sorci verdi ai propri genitori e ha gettato l'ambiente familiare nell'assoluto scompiglio. Will, fratello di Estelle, non riesce a capire cosa stia succedendo alla sorella che avanza richieste assurde e si batte furiosamente e quotidianamente contro i genitori. Vuole indossare quello che le piace, uscire con gli amici e rientrare tardi, evitare di andare a scuola perché, a suo parere, non sta imparando nulla. Ma oltre allo spaesamento, in Will si sta facendo strada un senso di abbandono: i genitori sono talmente concentrati a resistere e controbattere agli assalti di Estelle che si dimenticano completamente di lui e dei suoi desideri. Deve arrivare quindi il giorno della rivincita, anche i miti a volte perdono la pazienza...