copertina di La Kryptonite nella borsa

La Kryptonite nella borsa

Bompiani, 2011

"Ciao Peppino. Chiudi la porta".
"Gennaro... che ci fai nel bagno di scuola mia?"
"E che vuoi che ci faccia? Ti pensi che devo fare pipì? Sono volato fin qua appositamente per te".

Peppino ha sette anni e vive a Napoli durante gli anni '70.
Non è di certo una bellezza, con quel suo paio di occhiali dalle lenti spesse, ma a scuola si impegna molto. La scuola gli piace ... se non fosse per i suoi compagni di classe.
Da quando la mamma soffre di una misteriosa forma di depressione Peppino passa la maggior parte del suo tempo coi nonni materni e i suoi giovani zii che, tra feste psichedeliche in scantinati, collettivi femministi, balli in strada, pratiche nudiste, sigarette, acidi e alcool, lo introducono un po' prematuramente in quella realtà di rivoluzioni e trasgressioni che ha caratterizzato quel decennio.
In questo mondo di adulti, che funziona secondo regole che Peppino fatica a capire, costantemente emarginato e preso in giro dai compagni di classe, solo l'intervento di un Supereroe sembra poter risollevare la sua situazione.
Certo il Superman di Peppino non è proprio come quello originale: si chiama Gennaro.
Va in giro con una mantellina rosa da parrucchiere sulle spalle, è ossessionato dalla kryptonite e cerca di fermare gli autobus in corsa.
Ognuno in fondo ha un po' il supereroe che si merita e poi non si può  giudicare un supereroe dal suo aspetto! Le armi di Gennaro non saranno di certo ortodosse, ma se riuscirà a far capire a Peppino qual è la sua vera kryptonite, allora la sua missione si potrà considerare davvero compiuta!