copertina di La dogana volante

La dogana volante

Rizzoli, 2012

A pensarci bene ero giunto in quel paese come cadendo in una trappola, accompagnato da quel maledetto carro nero, in fondo a una nassa di cui non riuscivo a scorgere né l'entrata né l'uscita. Da allora mi dimenavo senza capire niente, con la bocca aperta, ma senza poter gridare aiuto, prigioniero delle maglie di una rete invisibile.

Sta per scoppiare la Prima Guerra Mondiale quando una notte Gwen, un quattordicenne gracile e preso di mira dai suoi coetanei, viene portato via dall'Ankou, il carro nero a cui non si può opporre resistenza, messaggero della morte nella tradizione Bretone. Dopo una notte lunghissima Gwen si risveglia la mattina sulla riva di un paese sconosciuto, un mondo parallelo su cui regna incontrastata la dogana volante. Solo, confuso e spaventato viene soccorso da Jorn, uomo carismatico che dietro la sua apparente gentilezza non si fa scrupoli a manipolarlo e ad introdurlo in un mondo di sotterfugi, di mezze parole, dove l'anima oscura delle persone si mostra pienamente. Gwen all'inizio non riesce a sottrarsi ai suoi giochi di potere ma pian piano comincia a prendere coscienza di sé, dei suoi limiti, delle sue passioni e dei suoi desideri.